Botta e risposta prefetto-Pacifici


Stampa

Raid di Roma, esplode la polemica

Il presidente della Comunità ebraica: 'Roma non meno pericolosa di Tel Aviv'. Pecoraro: 'Roma non è Tel Aviv' n

"Roma non è Tel Aviv. Chiedo rispetto per le forze dell'ordine da parte di tutti, a cominciare dalla comunità ebraica". Così il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, sulle parole del presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici dopo il raid antisemita. "Tel Aviv non è meno pericolosa di Roma. Nella comunità c'è rabbia. Questore e prefetto dovrebbero vietare manifestazioni di chi si definisce 'i fascisti del nuovo millennio'", è la convinzione di Riccardo Pacifici.

"Se è possibile aggredire 50 tifosi del Tottenham a Campo de' Fiori, vuol dire che Roma non è meno pericolosa di Tel Aviv", afferma Pacifici, dal palco della 'maratona oratoria per Israele' davanti a Montecitorio, paragonando l'aggressione di ieri sera nella capitale ai razzi che da Gaza colpiscono Israele. Pacifici ha annunciato la volontà di "andare in Israele a portare la nostra solidarietà. "Ce li vogliamo prendere noi quei missili, insieme ai nostri fratelli", ha aggiunto.

"Abbiamo gli strumenti per impedire che internet diventi una fogna della propaganda e dell'odio neonazista". Lo ha detto Andrea Riccardi riferendosi al raid dei tifosi inglesi in un pub di Roma. "Sono rimasto impressionato - ha aggiunto il ministro della Cooperazione - dai siti neonazisti che sono una seminagione di odio contro la comunità ebraica. C'é qualcosa di preoccupante, anche se è evidente che il terrorismo islamico è più temibile. Tutta questa propaganda può attirare - ha concluso Riccardi - qualche matto che può fare delle stupidaggini".