Medioriente, bambini sotto le bombe


Stampa

'Ora ricostruiamo le loro vite'

Parla Osama Damo, portavoce da Gaza di Save the Children o

di Bianca Biancastri
(b.biancastri@rai.it)

“Ora lasciate che cominciamo a ricostruire le vite dei bambini”. Su Twitter il portavoce da Gaza di Save the Children accoglie così l’annuncio della tregua a Gaza. “Qui cibo e acqua sono molto scarsi, famiglie e bambini potranno resistere ancora poco”, ha detto Osama Damo a Televideo a poche ore dal cessate il fuoco mentre ancora si sentivano cadere colpi e bombe e il fumo aspro delle esplosioni invadeva la sua abitazione. “A causa della situazione della sicurezza, i veicoli non possono circolare per portare viveri ai bambini. Non è chiaro quanto tutto questo durerà e noi di Save the Children siamo profondamente preoccupati per la situazione a Gaza e in Israele dove i bambini sono orribilmente vicini alla morte”.

“Le scuole sono tutte chiuse dall’inizio dell’offensiva israeliana, lo scorso martedì . Gli ospedali sono sovraccarichi, con un grande numero di feriti che arrivano ogni giorno”.

“Noi di Save the Children stiamo monitorando la situazione sul terreno, raccogliendo quelli che sono i bisogni dei minori. E stiamo preparando l’inizio della risposta all’emergenza per venire incontro alle necessità dei piccoli quando la situazione della sicurezza lo permetterà, dopo aver sollecitato le parti a un immediato cessate il fuoco per consentirci di operare e andare in aiuto dei piccoli”.

Per giorni a Gaza, più di un milione e 700mila persone –di cui la metà bambini- sono rimaste intrappolate nelle proprie case, con l’energia elettrica interrotta fino a 18 ore al giorno. Secondo la testimonianza di Osama Damo, a causa della mancanza di acqua potabile i bambini hanno cominciato a bere l’acqua inquinata che scorre dai rubinetti, con gravi conseguenze per la loro salute, e senza poter essere portati all’ospedale. “In tantissimi già malnutriti, l’impatto di questo ennesimo conflitto sulla loro salute può essere devastante”, dice il portavoce da Gaza di Save the Children. Con la tregua, gli operatori dell’organizzazione potranno distribuire cibo, acqua e materiali di prima necessità alle famiglie, nonché medicine agli ospedali. Non appena possibile, e auspicando che la tregua tra Gaza e Israele duri, verranno allestiti spazi sicuri a misura di bambino con personale specializzato per aiutare i piccoli per superare i traumi e riprendere l’educazione di base.