Addio alla pioniera delle archi-star


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E' morta l'architetto Gae Aulenti

Dal Musée d'Orsay a palazzo Grassi, una carriera di prodigi gae_aulenti_296

Gae Aulenti, pioniera degli archi-star, è uno degli architetti che ha segnato la storia dell'architettura moderna, il cui nome è legato al progetto per il Musée d'Orsay di Parigi, riaperto al pubblico nel 1986 dopo una nuova disposizione degli spazi interni e dei percorsi espositivi dei capolavori dell'impressionismo, alla ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia e del Palavela per le Olimpiadi invernali Torino 2006.

Soprannominata ''la signora dell'architettura'', Gaetana Aulenti, detta Gae, nasce il 4 dicembre 1927 a Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine, da padre di origini pugliesi. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1953, dove consegue l'abilitazione alla professione. Dal 1955 al 1965 fa pate della redazione della rivista ''Casabella-Continuità'' diretta da Ernesto Nathan Rogers e dal 1974 al 1979 è nel comitato direttivo di ''Lotus International''.

Sul fronte universitario inizia la carriera come assistente prima di Giuseppe Samonà (dal 1960 al 1962) presso la cattedra di composizione architettonica all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, e poi (dal 1964 al 1969) di Ernesto Nathan Rogers presso la cattedra di composizione architettonica al Politecnico di Milano. Dal 1976 al '78 collabora con il regista Luca Ronconi a Prato al Laboratorio di Progettazione Teatrale, realizzando numerose scenografie; sempre con Ronconi firma nel'82 le scene della prima rappresentazione moderna de ''Il viaggio a Reims" di Gioacchino Rossini al Festival di Pesaro.

Sostenitrice di un'architettura in stretta relazione e in interconnessione con l'ambiente urbano esistente, che diviene quasi la sua forma generatrice, Aulenti ha cercato con i suoi numerosi progetti di trasferire nello spazio architettonico la molteplicità e l'intensità degli elementi che vanno a definire l'universo urbano. Formatasi nel contesto del dibattito architettonico italiano degli anni Cinquanta, Aulenti fa parte di quel percorso che si pone come reazione al razionalismo e che si concretizza anche nella nuova corrente del neoliberty.

Insieme al grandioso progetto per il Musee d'Orsay di Parigi (1980-86), Aulenti ha firmato il nuovo allestimento del Muse'e National d'Art Moderne al Centre Pompidou di Parigi (1982-85), la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-86), il nuovo accesso alla Stazione Santa Maria Novella a Firenze (1990), il Padiglione Italia all'Expo '92 di Siviglia, la ristrutturazione del Palazzo del Governo della Repubblica di San Marino (1991-96), la nuova Galleria per Esposizioni Temporanee alla Triennale di Milano (1994), l'allestimento del nuovo percorso di visita del Castello Estense a Ferrara (2004) e della mostra ''Arti e Architettura 1900-2000'' al Palazzo Ducale di Genova (2004-2005).

Tra i progetti recenti il nuovo Asian Art Museum San Francisco e il Museo Nazionale d'Arte Catalana a Barcellona; la sede della Cancelleria dell'Ambasciata Italiana e l'Istituto Italiano di Cultura a Tokio; il Palavela di Torino per i Giochi Olimpici Invernali 2006; la Città degli Studi a Biella; la nuova Biblioteca Comunale e Centro Culturale a Paderno Dugnano (Milano); l'ampliamento di due centrali di termoutilizzazione di rifiuti solidi urbani in provincia di Rimini e Forli'; il progetto di ampliamento dell'aeroporto di Perugia.

La gloriosa carriera di Gae Aulenti è costellata da numerosi riconoscimenti, come il titolo di Chevalier della Legion d'Honneur (Parigi 1987), la nomina a socio onorario dell'American Institute of Architects (1990), il Praemium Imperiale per l'Architettura (Tokyo 1991), l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana (Roma 1995).

Ha partecipato con intensità alla vita intellettuale ed accademica e nel 1984 viene nominata accademico corrispondente dell'Accademia Nazionale di San Luca di Roma; dal 1995 al 1996 invece e' presidente dell'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.

Tra le mostre a lei dedicate o di cui si è occupata si segnalano: ''Un'idea di teatro. Gae Aulenti, Arduinio Cantafora, Bruno Minardi, Franco Purini, Massimo Scolari'' alla A.A.M. Architettura Arte Moderna, a cura di F. Moschini (Roma, 1980); ''Futurismo e Futurismi'' a Palazzo Grassi (Venezia, 1986); ''The Italian Metamorphosis 1943-1968'' al Guggenheim Museum di New York e al Kunstmuseum di Wolfsburg (1994-1995); ''1951-2001 Made in Italy Memoria'' alla Triennale di Milano (2001); ''1950-2000: Theater of Italian Creativity'' (New York, 2003); ''Arti e Architettura 1900-2000'' a Palazzo Ducale (Genova, 2004).