Con web sempre più avance ai medici


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Camici bianchi 'rubacuori'

In Gb aumentati di un terzo i dottori ossessionati da pazienti infatuate medico_296

Dopo il fascino della divisa, arriva quello del camice bianco. Sembra infatti che l'impiego ormai routinario dei telefoni cellulari nel rapporto tra medico e paziente, ma soprattutto la diffusione di Internet e social network, abbia moltiplicato il numero dei dottori oggetto di mire sentimentali da parte di assistite che si invaghiscono del medico e provano ad attirarne l'attenzione in modo più o meno esplicito.

In Gb, per esempio, il fenomeno pare aver assunto dimensioni allarmanti. La Medical Defence Union (Mdu), organizzazione che offre assistenza legale e assicurativa ai camici bianchi, ha calcolato che nell'era digitale sono aumentati di un terzo i dottori che si trovano a ricevere 'avance' indesiderate dalle proprie pazienti: se dal 2002 al 2006 le richieste di aiuto in tal senso pervenute alla Mdu sono state 73, dal 2007 al 2011 il dato è salito a 100, riferisce online il 'Daily Telegraph'.

A ritrovarsi loro malgrado nel ruolo di 'rubacuori' sono soprattutto i dottori uomini (3 casi su 4) e in particolare i medici di medicina generale (72 casi su 100), mentre gli altri episodi riguardano specialisti ospedalieri compresi psichiatri e ginecologi. Professionisti 'tampinati' via e-mail, su Facebook o su Twitter, bombardati da messaggi che a volte sconfinano nello 'stalking': non di rado i camici bianchi britannici sono vittime di attenzioni ai limiti della molestie, e a volte le spasimanti deluse si vendicano rovesciando l'accusa di molestie a carico del medico.

Che la fiducia e la stima nei confronti del proprio medico, in qualche caso, possano trascendere in amore o desiderio sessuale "non è certo un fatto nuovo", precisa Claire Macaulay di Mdu. "Ma mentre in passato per approcciare il dottore il paziente invaghito prendeva carta e penna, ora può utilizzare gli strumenti digitali". Dalla classica lettera d'amore si è passati cioè all'Sms sul cellulare, alla e-mail o al messaggio sui social network. E "i nostri associati - dice Macaulay - riferiscono che essere bombardati da questo tipo di messaggi è anche più invasivo che ricevere lettere" vecchio stile.

Dalla Mdu raccontano di un caso estremo. Un medico di famiglia aveva iniziato a ricevere lettere, regali e richieste di amicizia su Facebook da una sua paziente. Il dottore ha quindi respinto le avances, invitando la donna a cambiare medico. Ma per vendicarsi, l'innamorata respinta ha raccontato al nuovo dottore di aver avuto una relazione sessuale con il primo. Che è così finito sotto inchiesta ed è stato scagionato solo dopo 6 mesi di indagini.

Se spesso i medici riescono i stroncare sul nascere il tentativo di 'flirt', a volte si rende necessario l'intervento della polizia, riporta ancora la Mdu. E nei casi più gravi è capitato anche di arrivare all'ingiunzione per proteggere il camice bianco da stalking e molestie.