Rapporto di Legambiente e Ambiente Italia


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Cresce lo smog nelle città

Ma migliora la situazione dei rifiuti b

Nelle città italiane torna a crescere l'inquinamento atmosferico: la media delle polveri sottili passa da 30 a 32 microgrammi per metro cubo, e sono dieci in più, da 27 a 37, i giorni dell'anno in cui l'ozono scavalca i limiti di legge. Secondo il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, giunto alla 19esima edizione, smog e traffico restano l'emergenza dei centri urbani mentre migliora la gestione dei rifiuti, anche se la raccolta differenziata resta lontana dagli obiettivi. Nel 2011 salgono a 17, contro i 6 dello scorso anno, i capoluoghi dove si registra un valore medio annuo di polveri sottili superiore al limite dei 40 microgrammi per metro cubo, previsto dalla direttiva comunitaria. Tra le peggiori citta' Verona, Milano, Torino e Monza.

Risultati non buoni anche per la densità automobilistica, che si attesta a 63,8 auto ogni 100 abitanti. L'auto e' ancora il mezzo piu' usato a discapito del trasporto pubblico locale: un cittadino compie in media 83 l'anno viaggi su bus, tram e metro contro gli 85 di quello scorso. Solo le grandi citta' registrano un leggero aumento del numero di utenti: Spiccano Venezia e Roma entrambe con 500 viaggi per abitante l'anno, seguite da Milano con 456 pass/ab/anno. Bari, Catania e Palermo rimangono come lo scorso anno al di sotto dei 100 passeggeri/ab. Pessimo invece il dato che arriva dalla piccola Vibo Valentia dove ogni cittadino, in media, fa un solo viaggio all'anno con i mezzi pubblici.

Restano stazionari i consumi di acqua potabile (164 litri a testa ogni anno, 3 in meno rispetto allo scorso anno) e l'efficienza della depurazione (che dall'86 per cento arriva all'88 per cento). La situazione piu' critica rimane quella di Imperia, sprovvista di un impianto, seguita da Benevento che tratta solo il 21% delle acque di scarto.

Nessun miglioramento per la dispersione idrica ma salgono a 56 le citta' nelle quali un terzo dell'acqua immessa negli acquedotti si perde lungo il percorso prima di raggiungere i rubinetti degli utenti.

Piu' marcata la riduzione della produzione di rifiuti solidi urbani (20 chili in meno a testa in un anno, soprattutto a causa della riduzione dei consumi) e l'aumento della raccolta differenziata che, pur passando dal 31,97% dello scorso anno all'attuale 37,96%, resta pero' lontana dal raggiungimento dell'obiettivo normativo del 60% raggiunto solo da 12 citta': Novara, Salerno, Trento, Pordenone, Verbania, Belluno, Oristano, Teramo, Benevento, Asti, Nuoro, Rovigo.