'Se avessi letto prima di scrivere la requisitoria, il rapporto della Commissione del Congresso Usa su l'inchiesta post Uragano Katrina avrei probabilmente usato anche io le parole: 'monumentale negligenza, ha detto il pubblico ministero. ' "Altro che diritto medievale, è l'opposto, quello dei Grandi Rischi è il paradigma del processo moderno". Così il pm Fabio Picuti nella requisitoria finale in aula nell'ultimo giorno processuale. "In questo processo - ha proseguito Picuti - entra come categoria giuridica il concetto di 'analisi del rischio", che si coniuga con le esigenze della societa' moderna, cioé con la società del rischio". Picuti per legittimare le sue parole ha citato il Rapporto Barberi il rischio si analizza in relazione alla precisione. L'analisi del rischio quindi "é categoria logica che gli stessi imputati propongono perché il rischio è il prodotto di tre fattori: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione", ha così proseguito nella sua replica il pm Picuti. "Noi diciamo quindi c'è stato un difetto di questa analisi del rischio, ed è il legislatore che ci indica la strada", ha proseguito nell'aula strapiena e assolutamente attenta, Picuti. A sostegno della sua tesi, il pm ha citato la sentenza della Cassazione sulla tragedia di Sarno dove viene spiegato che l'analisi è doverosa per legge. "Ecco il capo di imputazione - ha concluso il pm - è l'oggetto del processo che noi portiamo in analisi".
Poco prima dell'inizio della giornata conclusiva del processo Grandi rischi, che con le repliche della sentenza si concluderà nel tardo pomeriggio, il procuratore della Repubblica dell'Aquila Fabio Picuti ha voluto ricordare la figura dello scomparso procuratore capo dell'Aquila Alfredo Rossini, deceduto nello scorso agosto, spiegando che "lui sarebbe stato contento di essere qui perché avrebbe visto confermata la sua promessa di chiudere i processi importanti sul terremoto in tempi brevi". Picuti ha sottolineato che il filone della Grande rischi comunque vada troverà le sue prime risposte nella sentenza del giudice Marco Billi dopo 'solo' tre anni e mezzo dal quel tragico 6 aprile. La replica del pm ha riguardato solo il concetto di rischio, mentre in aula sono presenti tra gli imputati solo Dolce, Eva, De Berardinis e Selvaggi.