C'era una volta in America

di Sandro Calice

C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA

di Sergio Leone. Italia, Usa 1984, drammatico (QMI)
Fotografia Tonino Delli Colli
con Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Joe Pesci, Tuesday Weld, Danny Aiello, Treat Williams, Burt Young, Richard Bright, James Hayden, William Forsythe, Mario Brega, Darlanne Fluegel, Larry Rapp, Richard Foronjy, Robert Harper, Dutch Miller, Gerard Murphy, Amy Ryder, James Russo
.

Fatevi un regalo e fate questo “sforzo”: soprattutto se non l’avete mai visto, andate al cinema a vedere la copia restaurata di “C’era una volta in America” nella versione originale pensata da Sergio Leone: sono 4 ore e 19 di un capolavoro eterno e moderno come pochi.

1921, quartiere ebraico di New York. David "Noodles" Aaronson, Maximilian "Max" Bercovicz, Philip "Cockeye" Stein, Patrick "Patsy" Goldberg e "Fat" Moe Gelly sono una piccola banda di ragazzi senza legge. La strada è la loro casa; furti, scippi e ricatti la loro vita. Sono ambiziosi, determinati, incoscienti, faranno strada. E passeranno attraverso la violenza, il carcere, il proibizionismo, i sindacati, la mafia, con l’eterno amore di Noodles per Deborah sempre sullo sfondo. Quasi cinquant’anni dopo, Noodles ritornerà nel vecchio quartiere e i suoi sogni, i suoi ricordi, le sue paure ci racconteranno tutta la storia.

Alla fine giustizia è fatta. A quasi 30 anni dalla sua creazione, “C’era una volta in America” torna nelle sale nella versione che più si avvicina a quella che Sergio Leone aveva immaginato, grazie al finanziamento di Gucci e della Film Foundation di Martin Scorsese e al lavoro della Cineteca di Bologna in collaborazione con Andrea Leone Films e Regency Enterprises. L’idea del film venne a Leone dalla lettura del romanzo “The Hoods” di Harry Gray, pseudonimo dell’autore, un ex gangster che lo aveva scritto mentre scontava la pena a Sing Sing. Dal libro al film, la preparazione durò più di dieci anni, le riprese nove mesi, e alla fine la prima versione del film 4 ore e venti minuti. Troppo per la produzione americana, che massacrò il lavoro del regista rimontando il materiale in ordine cronologico e ottenendo una versione da 1 ora e 34 minuti, un dolore che Leone non superò mai. La versione europea del film, invece, fu presentata a Cannes e durava 3 ore e 49 minuti. Dopo 28 anni sono stati aggiunti nuovamente sei blocchi di scene ritrovate, tra cui l’apparizione di Louise Fletcher (premio Oscar per “Qualcuno volò sul nido del cuculo”) e la scena in cui Elizabeth McGovern recita Cleopatra a teatro. La maggior parte della critica ci ha messo del tempo a capire la grandezza di Leone in generale e in particolare di questo film, inserito ora nella parte alta di qualsiasi classifica sui migliori film della storia del cinema. Perché più che un film di genere è un film sui generi, un film sul cinema, una summa di tecnica e passione, di citazioni e insegnamenti, tanto da essere ancora fortemente attuale. Chi non l’ha mai visto non se lo perda: capirà tra l’altro che un tempo le storie epiche, le saghe non avevano per forza bisogno di scenari fantastici, e soprattutto si potevano raccontare tutte d’un fiato, senza fatica e senza trucchi, lasciandoci, come solo il buon cinema sa fare, a bocca aperta.

>>>Guarda il trailer