Emergenza carceri


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IdV: non inventiamoci indulto ora

Intervista a Felice Belisario, capogruppo al Senato

di Emanuela Gialli
(e.gialli@rai.it)

Senatore Belisario, perché l’IdV è contraria ad amnistia e indulto?
Se le carceri scoppiano il problema è evidentemente strutturale. Ogni qual volta si fanno provvedimenti-tampone il problema non si risolve. L’ultimo indulto lo abbiamo fatto nella scorsa legislatura: sembrava che avesse vuotato le carceri e invece ora scoppiano più di prima. Si dovrebbe invece secondo noi partire dall’edilizia carceraria: ci sono delle carceri che non vengono aperte forse per mancanza di agenti di custodia. Poi c’è l’esigenza di depenalizzare alcuni reati, ad esempio quelli che riguardano l’immigrazione clandestina, introdotta dalla legge Bossi-Fini. Inoltre ha agito anche la legge Fini-Giovanardi, sulle droghe. E c’è ancora il discorso sulle pene alternative: anziché passare uno, due, tre mesi in carcere si potrebbe utilizzare quel periodo per ad esempio pulire le strade. C’è tanto da fare, prima di parlare di amnistia e indulto. Non diciamo sciocchezze. Soprattutto in un momento come questo in cui corrotti e corruttori vengono inquisiti e condannati dalla magistratura, noi ci inventiamo amnistia e indulto? Facciamo magari la norma anti-corruzione e poi ne emaniamo un’altra per mettere fuori chi ha commesso il reato di corruzione? Questo non farebbe bene all’immagine del Paese.

Quanto pensa che la vicenda Sallusti stia pesando sulla discussione, politica e parlamentare, avviata proprio sul tema della detenzione in carcere?
In Italia ogni volta che c’è un’emergenza ci facciamo superare da questa. Come nel caso della povera Eluana Englaro: ci fu allora qualcuno che correva per l’approvazione di un decreto-legge perché bisognava dare un segnale. I segnali si danno in tempi di pace. Per cui, Sallusti è sì giusto che non vada in carcere per un reato di opinione, ma qui si tratta di una notizia falsa, data da un altro ex-giornalista, radiato dall’Ordine, attraverso una testata, con conseguente diffamazione. Quindi non è un normale procedimento per diffamazione a mezzo stampa. Io faccio l’avvocato e non mi è mai capitata una sanzione di questo genere.