Amnistia e indulto possono rimuovere le cause del sovraffollamento delle carceri, onorevole Rao? E soprattutto, quali sono le cause di questo problema?
Sintetizzando al massimo, sono tre: il circuito della tossicodipendenza e i reati a esso connessi, il circuito perverso della legge contro la clandestinità e l’eccessiva detenzione di chi è in attesa di giudizio. Se non cominciamo a risolvere questi tre problemi, credo che si possa andare avanti con amnistie e indulti, per quanto alla fine tra un po’ risulteranno necessari, ma non faranno altro che gettare una enormità di sospetti sulle motivazioni di queste scelte politiche. Il sospetto maggiore è che magari, attraverso l’amnistia e l’indulto,, si voglia arrivare a non far scontare o cancellare la pena a persone che si sono macchiate di reati particolarmente odiosi come quelli che in questi giorni l’opinione pubblica vede che si stanno denunciando legati alla concussione e corruzione.
Dunque l’Udc non è ideologicamente contraria alle misure di clemenza, ma a un ricorso frequente a queste misure. E’ così?
Sì, perché farne ricorso non risolve il problema, anzi si continua a liberare tutti, senza selezionare. E soprattutto poi in questo momento denuncerebbe un’incapacità legislativa ad operare più organicamente e getterebbe l’ombra che si voglia fare per salvare qualche tipo di reato. Un provvedimento di amnistia o indulto, dunque, sarebbe doppiamente anti-politico. Ci sono tre provvedimenti che riguardano la depenalizzazione di reati minori in itinere alla Camera: affrontiamoli e dimostriamo di saper legiferare su questo, poi il resto si vedrà. Crede a questo punto che il richiamo del Capo dello Stato, Napolitano, ad adottare misure di clemenza rischi di restare dunque inascoltato da parte del Parlamento? Io ho interpretato le parole di Napolitano come una sorta di messaggio alle Camere, anche se non ne avevano la caratteristica formale. Napolitano ha voluto dire secondo me questo: ‘Se non siete in grado di svuotare le carceri in altro modo, siccome è un dramma civile e umanitario, allora si dovrà pensare di mettere in campo amnistia o indulto’.
Quindi secondo lei il Presidente della Repubblica ne avrebbe parlato in termini di ‘extrema ratio’?
Sì, lo ha detto per provocare il Parlamento, per sollecitarne una reazione positiva.
Dunque lei pensa che forse nella prossima legislatura si comincerà ad avviare seriamente questo dibattito parlamentare?
Se noi riuscissimo a intervenire in questa legislatura, con questa maggioranza ampia, con questo Parlamento, faremo in modo di discutere dell’amnistia e dell’indulto in maniera molto più serena nella prossima legislatura.