di Fabrizio de Jorio
Dalla natura spesso arrivano farmaci salvavita, ma è la prima volta che da un serpente si possa ottenere un antidolorifico che sostituisca la morfina: il veleno del mamba nero (Dendroaspis polylepis), considerato uno dei rettili più pericolosi del mondo, si è rivelato un antidolorifico molto più efficiente della morfina e senza gli effetti collaterali dell'alcaloide contenuto nell'oppio.
Lo ha rilevato uno studio dell'Institute of Molecular and Cellular Pharmacology vicino Nizza, pubblicato sull’autorevole rivista Nature. Secondo Erica Lingueglia che ha coordinato la ricerca, il veleno di questo predatore d’Africa che usa neurotossine per paralizzare e uccidere piccoli animali è stato testato sui topi manifestando un elevato potenziale come antidolorifico, superiore a quello della morfina.
Lo studio ha analizzato il veleno di cinquanta specie di rettili prima di trovare quello più efficiente per combattere il dolore. La proprietà antidolorifica del liquido prodotto dal mamba proviene dalle proteine chiamate mambalgine.
La morfina è utile a contrastare il dolore ma provoca anche molti effetti collaterali: mal di testa, senso di confusione, difficoltà a pensare, vomito e spasmi muscolari.
Il team di ricercatori ha dimostrato che la mambalgina, invece, riduce il dolore senza provocare effetti collaterali così invasivi e pesanti. Lo studio è ad un livello preliminare ed è ancora presto per stabilire se potrà essere utilizzato per sviluppare nuove terapie anti-dolore per l'uomo.