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Juve e Napoli sempre in testa, l'Inter vince 1-0 il derby

I bianconeri passano 2-1 a Siena, identico risultato dei partenopei al 'San Paolo' sull'Udinese. Samuel affonda il Milan. Per la Lazio facile successo a Pescara. marchisio_296

di Claudio Presutti

La Juve c'è, avversari di nuovo avvertiti, semmai ce no fosse stato bisogno. A Siena arriva l'ennesima conferma del carattere dei bianconeri mai domi. Nel posticipo il Napoli resta a braccetto con i bianconeri superando l'Udinese al San Paolo. Il derby di Milano va all'Inter, che aveva fatto lo sgambetto ai cugini rossoneri in entrambe le stracittadine dello scorso campionato.

Al Franchi la Juve riesce a domare un Siena tutto cuore e corsa (più Calaiò) solo nel finale, grazie al solito, inesauribile Marchisio. I bianconeri sbloccano il risultato presto, con una punizone di Pirlo al 14' che beffa il portiere Pegolo calciando rasoterra sotto la barriera. I toscani accusano il colpo e i campioni d'Italia al 34' sfiorano il raddoppio, ancora con Pirlo su punizione, ma stavolta la palla finisce sulla traversa. Poco dopo viene espulso il tecnico senese Cosmi per proteste, ma in pieno recupero del primo tempo arriva il pari del Siena: dalla destra Angelo crossa per la testa di Calaiò che con perfetta scelta di tempo batte Buffon. La Juve a questo punto diventa meno fluida, fatica a fare gioco, anche se schiaccia lo stesso il Siena nella sua area. I toscani però sono pericolosi in contropiede con il solitò Calaiò e con Rosina che però è stanchissimo e deve uscire. Proprio quando i tifosi toscani iniziano a credere nell'impresa di fermare la lanciatissima Juve arriva il gol vittoria di Marchisio che si avventa come un falco su un pallone vagante in area e trafigge Pegolo all'84'. Juve a quota 19, Siena, partito da -6, ultimo con 2 punti.

La risposta del Napoli arriva nel posticipo serale, vinto 2-1 dalla squadra di Mazzarri contro l’Udinese. Friulani vivaci in avvio, a sfruttare l’inerzia della grande prova di Liverpool in Europa League, padroni di casa sornioni ed efficaci nelle ripartenze. Brkic è bravo sul colpo di testa ravvicinato di Cavani, ma nulla può fare al 31’ sul tocco di Hamsik al termine di una combinazione di Cavani con Maggio. Pandev manca il raddoppio e subito dopo (43’) il Napoli paga una grave disattenzione con Maicosuel che trova Pinzi liberissimo nell’inserimento che vale il pari. L’Udinese, però, non ha nemmeno il tempo di festeggiare: al 1’ di recupero una magia di Pandev riporta avanti i partenopei. Secondo tempo più compassato con occasioni per Hamsik e Insigne. Nel finale un gran tiro di Faraoni fa venire i sudori freddi ai partenopei: la palla sfila di pochissimo a lato.

Il derby di San Siro premia l’Inter che conferma la sua presenza nei piani alti della classifica. Il Milan è battuto 1-0. Per i rossoneri l’avvio è scioccante a causa delle incertezze di Abbiati. Al 3’ il portiere esce male su un traversone e Samuel trova il gol di testa. Pochi minuti dopo il portiere regala la palla a Milito sbagliando il rinvio, poi il ‘principe’ si divora l’occasione. L’Inter approfitta del vantaggio per attendere e partire in contropiede. Il Milan prende fiducia col passare dei minuti. Montolivo è ispirato Boateng, però, è poco incisivo e sciupa un paio di occasioni. A inizio ripresa (48’) Nagatomo, già ammonito, intercetta il pallone con un braccio e riceve il secondo giallo. Stramaccioni toglie Cassano e mette Pereira per equilibrare la squadra in dieci. Montolivo ci prova da fuori, con Boateng e Bojan che potrebbero fare meglio sulle ribattute di Handanovic. Il Milan attacca all’arma bianca, l’Inter resiste e guadagna il terzo posto.

La Lazio supera l'insidiosa (anche per motivi ambientali) trasferta di Pescara con il piglio della grande squadra. Gli uomini di Petkovic vincono 3-0 all'Adriatico contro gli abruzzesi che venivano da due vittorie di fila. Gara decisa in favore dei laziali già dopo il primo tempo. Il primo gol lo realizza Hernanes con una gran punizione a giro da 25 metri che beffa Perin al 5'. Il raddoppio della Lazio arriva al 25' con Klose che, ben servito da Candreva, scatta, evita il portiere del Pescara e deposita in rete. Il tris dei laziali lo mette a segno ancora Klose di testa su calcio d'angolo di Mauri al 36'. Per il tedesco, al quinto gol stagionale, è doppietta. La partita praticamente finisce quì e la Lazio di Petkovic è terza insieme all'Inter. 

Riparte la Fiorentina, presa per mano ancora una volta da Jovetic. I viola di Montella, reduci dalla sconfitta di San Siro con l'Inter e dal pari con la Juve, tornano al successo interno, ma devono accontentarsi di un solo gol di scarto, nonostante la costante pressione in attacco. Al 7' il gol decisivo dei gigliati: sugli sviluppi di un angolo, Tomovic di testa prolunga, Jovetic è il più lesto di tutti e in acrobazia trafigge Agliardi. Lo stesso montenegrino (già 5 gol per lui fino a questo momento) sfiora più volte il raddoppio, così come Toni e gli altri giocatori viola. Porta del Bologna violata una sola volta anche per l'ottima prova del portiere Agliardi. Praticamente inesistente invece la prestazione dei rossoblù di Pioli, abulici davanti e senza idee.

Il Catania al Massimino regola il Parma 2-0 con un gol per tempo. Apre le marcature dopo nemmeno 80 secondi l'argentino Gomez, su comodo assist di Barrientos, trafigge Mirante e deposita in rete. Il match è comunque combattuto, con occasioni da una parte e dall'altra. L'espulsione di Benalouane al 69' (secondo giallo per un buffetto a Gomez in mezzo al campo), sposta gli equilibri del match e così all'80 arriva il raddoppio siciliano in contropiede con Barrientos, tap-in vincente al termine di una veloce azione Lodi-Izco. E il Catania è in alta quota.

Inizia nel migliore dei modi l'avventura del suo Pulga-Lopez sulla panchina del Cagliari. I sardi infatti fanno il colpo andando a vincere all'Olimpico in casa del Torino. Dopo un primo tempo praticamente senza emozioni 'controllato' dal Toro, la gara sale di livello nella ripresa. Il rigore che segna il match arriva al 74': l'arbitro Celi sanziona un fallo di mano di Glik in area e Nenè trasforma. Nel finale c'è solo il tempo per un gol annullato a Bianchi per un fuorigioco davvero millimetrico, ma che sembra esserci.

Si rialza la Roma di Zeman. I giallorossi sfatano il tabù Olimpico battendo 2-0 l'Atalanta, successo che mancava dalla scorsa stagione (esattamente dall'11 aprile scorso con il 3-1 all'Udinese). Per i romani però c'è ancora tanta sofferenza, specie nel primo tempo. Apre le marcature alla mezz'ora Lamela che servito da Totti con un tocco sotto, supera Consigi e deposita in rete. Nel primo tempo anche una traversa per parte, Maxi Moralez per i bergamaschi e Destro per i giallorossi. Nella ripresa arriva al 62' il raddoppio della Roma grazie all'americano Bradley che batte il portiere atalantino dopo una non perfetta respinta di quest'ultimo su tiro di Destro. La Roma riesce ad abbassare i ritmi e a controllare il match. Proteste dell'Atalanta sul gol annullato a Denis per un fuorigioco che non c'è. Ma il risultato non cambia e la Roma torna a respirare aria di alta classifica. Negli anticipi del sabato botta e risposta Giorgi-Borriello al Marassi tra Genoa e Palermo, mentre inizia bene l'avventura di Corini sulla panchina del Chievo. Sampdoria battuta 2-1 con i gol di Thereau e Di Michele (con la complicita del portiere doriano Romero), momentaneo pari di Maresca.