Colpo ai Casalesi


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In manette Massimo Di Caterino

Arrestato l’ultimo latitante del clan di_caterino_296

Gli investigatori - che da diverse settimane avevano individuato il nascondiglio, uno dei tanti a disposizione del latitante dei Casalesi Massimo Di Caterino - sono intervenuti all'interno dell'abitazione, munita di video camere esterne, pedinando la moglie, Marianna Zara, che, infatti, si trovava insieme a lui al momento dell'arresto.

I poliziotti hanno trovato e sequestrato dispositivi per rilevare apparati di intercettazioni, una pistola calibro 7.65, munita di 2 caricatori con otto cartucce ciascuno, e 10 mila euro in contanti. Nell'operazione che ha portato al suo arresto hanno preso parte circa 18 agenti della sezione di Casal di Principe. Il proprietario dell'abitazione in cui aveva trovato rifugio il latitante, Massimiliano Iossa, di 41 anni, e' stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento.

Dopo l'arresto, Massimo Di Caterino è stato condotto dalla polizia nella sede della Questura di Caserta. All'arrivo delle auto nel piazzale interno, i poliziotti presenti negli uffici si sono affacciati alla finestra applaudendo i colleghi della Squadra Mobile e gridando ''Bravi''.

Secondo quanto si è appreso Di Caterino non ha proferito parola quando e' stato arrestato. Ad ammanettare l'ultimo dei latitante del clan dei Casalesi - scovato dalla squadra mobile di Caserta in un'abitazione con bunker nel box doccia e sistemi anti-polizia di Francolise, nel Casertano - e' stato il vice questore aggiunto Alessandro Tocco, che dirige la sezione distaccata di Casal di Principe della squadra mobile casertana.