Se non bastassero le crisi aziendali, le chiusure, l'aumento della disoccupazione e il ridimensionamento dei consumi, come dimostrazione della crisi in atto sarebbe sufficiente il calo, drastico, della domanda di elettricità da parte di imprese e consumatori. I dati aggiornati praticamente in tempo reale da Terna hanno registrato a settembre un crollo di quasi il 10% della richiesta di energia. Sintomo evidente della contrazione della produzione nelle aziende.
Dopo la 'ripresina' di luglio (+1,1%) e agosto (+0,3%), l'energia elettrica richiesta in Italia lo scorso mese è stata pari a 26,4 miliardi di kWh, il 9,6% in meno rispetto a settembre dello scorso anno. Un calo così marcato non si riscontrava da aprile 2009 (anno di inizio della crisi), quando il fabbisogno elettrico scese del 10,5% rispetto allo stesso mese del 2008. E' vero che nel confronto con lo scorso anno, a settembre si è lavorato 2 giorni in meno, ma anche depurata dagli effetti congiunti del calendario e della temperatura, la variazione della domanda rimane pesantemente negativa e pari a -7,3%.
A livello territoriale, il calo dei consumi si è articolato in maniera differenziata sul territorio nazionale, con una flessione più evidente nelle regioni del Mezzogiorno. La diminuzione è stata del 9,0% al Nord, del 9,5% al Centro e del 10,8% al Sud.
La tendenza negativa della domanda, che pone problemi evidenti anche ai produttori, è stata del resto evidente per quasi tutto l'anno, tanto che il 2012 si appresta con ogni probabilità a chiudersi col segno meno, così come è stato nel 2009 (-5,7%, poi parzialmente recuperato con il +3,2% del 2010 e il +1,3% del 2011).
Nei primi nove mesi del 2012, infatti, i consumi sono risultati complessivamente in calo del 2,3% rispetto ai valori del corrispondente periodo dell'anno precedente; a parità di calendario il valore è ancora peggiore, pari a -2,7%. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di settembre 2012 rispetto al mese precedente è stata pari a -4,1%. Su base trimestrale, il terzo trimestre 2012 ha fatto registrare un incremento dell'1,4% rispetto al secondo trimestre.