Il parlamento di Ankara riunito a porte chiuse ha approvato la mozione presentata dal premier Recep Tayyip Erdogan ed ha autorizzato per un anno possibili operazioni militari turche in Siria, riferisce la tv privata Ntv.
MOSCA, DAMASCO DICHIARI CHE E' STATO SOLO INCIDENTE - Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha chiesto oggi a Damasco di dichiarare pubblicamente che il colpo di mortaio sparato dal territorio siriano in quello turco è stato un incidente e che non si ripeterà."Attraverso il nostro ambasciatore in Siria, abbiamo parlato alle autorità siriane le quali ci hanno assicurato che quanto accaduto al confine con la Turchia é stato un tragico incidente e che non si accadrà di nuovo", ha dichiarato il capo della diplomazia russa da Islamabad. "Pensiamo che è di fondamentale importanza per Damasco dichiararlo ufficialmente", ha aggiunto.
TERZI, LEGITTIMA RICHIESTA ANKARA AD ATTACCO - La richiesta di autorizzazione al parlamento turco ad operazioni militari oltre confine "é una valutazione che dà il governo di Ankara e credo che sia perfettamente legittimato a chiederla". Lo ha detto il Ministro degli Esteri Giulio Terzi.
"Fino ad ora si è rimasti nell'ambito dell'articolo 4 sul piano della concertazione politica fra paesi dell'Alleanza, ma anche nel Consiglio Nato di questa notte è stato riaffermato il principio della indivisibilità della sicurezza, al quale i membri dell'Alleanza tengono molto", dice il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Assad "deve cessare di portare avanti queste provocazioni, siano esse volontarie o casuali", e "dare prova di un minimo di responsabilità ", ha proseguito Terzi.
MERKEL, GERMANIA A FIANCO DELLA TURCHIA - Siamo "al fianco" di Ankara e condanniamo con la "massima durezza" l'attacco siriano alla Turchia, ma contemporaneamente "facciamo appello alla ragionevolezza". Lo ha detto, a Berlino, la cancelliera tedesca Angela Merkel nella conferenza stampa seguita all'incontro con il presidente yemenita, Abed Rabbo Mansour Hadi.
SIRIA SI SCUSA PER COLPO MORTAIO - Il governo siriano si è scusato con quello turco per il colpo di mortaio che ieri ha ucciso cinque persone nella cittadina di confine turca di Akcakale. Lo ha detto il vicepremier di Ankara, Besir Atalay. Damasco, ha aggiunto, "ha garantito che l'incidente non si ripeterà".
La Turchia non vuole una guerra con la Siria e il via libera votato oggi del parlamento di Ankara a possibili operazioni militari oltre le frontiere nazionali ha un carattere dissuasivo. Lo ha affermato il vicepremier turco Besir Atalay. ''Non e' una mozione per la guerra'', ha precisato.
Il via libera del parlamento turco alla mozione del premier Erdogan è stato votato da 320 dei 550 deputati turchi. I voti contrari sono stati 129. "Non è una mozione per la guerra", ha subito tenuto a precisare il vicepremier Atalaym, presente in aula al momento del voto e intervenuto al termine di un dibattito a porte chiuse. La Grande Assemblea ha dato luce verde a operazioni militari oltre il confine nazionale se il governo lo riterrà necessario, all'indomani dell'esplosione nella cittadina di frontiera turca di Akcakale di un proiettile di mortaio siriano che ha ucciso cinque persone, e della risposta dell'artiglieria turca, che ha bombardato postazioni siriane lungo il confine. Atalay ha anche indicato che la Siria si era scusata con Ankara per l'incidente di Akcakale, garantendo che "non si ripeterà". Il vicepremier turco ha precisato che la Turchia intende agire in questa vicenda in coordinamento con le istituzioni internazionali.