Un obiettivo necessario


Stampa

Alternanza scuola-lavoro non decolla

Solo il 44% degli istituti promuove percorsi aziendali b

È richiesta a gran voce dal tessuto imprenditoriale, è ritenuta utile dal mondo accademico perché potrebbe rendere più facile la scelta del giusto percorso universitario, ma il progetto di integrare le informazioni teoriche acquisite nei banchi di scuola con l’esperienza pratica assicurata da un posto di lavoro è ancora una chimera in molte Regioni e in molte scuole superiori. Il dato è contenuto in una ricerca realizzata da Indire (Istituto nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca educativa) presentata a Rovereto durante EDUCA, il 5° Incontro nazionale sull’Educazione organizzata dal consorzio della Cooperazione sociale Con.Solida e dalla Provincia autonoma di Trento e con la media partnership di Greenaccord Onlus.

“Dalla ricerca – spiega Antonella Zuccaro, responsabile di Indire – emerge che, nel corso dell’anno scolastico 2011-2012, meno della metà degli istituti scolastici (precisamente il 44%) ha proposto percorsi di alternanza scuola/lavoro. E appena il 7,5% degli studenti ha partecipato a tali iniziative”. Se si considera poi che il 50% degli studenti appartengono ad appena tre Regioni (il 32% dalla Lombardia, il 13% dalla Toscana e il 10% dal Lazio) si capisce che l’obiettivo per la gran parte dell’Italia è una chimera o poco più. “Anche perché – osserva Zuccaro – tale strumento è efficace solo se i ragazzi hanno l’effettiva possibilità di sperimentare il lavoro, ecco perché se un tutor deve seguire sette, otto ragazzi l’esperienza non potrà che limitarsi all’ascolto. Ma non è questo lo scopo”.

La disparità territoriali, almeno in questo caso non sembra essere giustificato dalla maggiore o minore ricchezza delle casse delle singole regioni. L’87% dei fondi per tali iniziative provengono infatti dal ministero dell’Istruzione, il 12% dai fondi dei singoli istituti e appena il 7% da risorse regionali. Un ritardo ancor più incomprensibile se si considera che dal 2005 esiste una legge che legifera in materia alla quale sono seguiti vari interventi normativi a livello nazionale.

Una delle poche note positive riguarda il trend dei progetti Scuola/Lavoro: se si confrontano i dati del 2006 con quelli relativi all’anno scorso si nota un aumento costante. Erano meno di 46mila gli studenti coinvolti nel 2006 a fronte degli oltre 90mila del 2010-2011. Un numero praticamente doppio. Trend analoghi anche per le scuole coinvolte (da 824 a 1518), le strutture ospitanti (da 10665 a 25.347) e i percorsi attivati (da 1513 al 3991).