"Agd - Abbiamo già dato", adesso basta con i tagli al pubblico impiego: con questo slogan sono scesi in piazza a Roma gli statali di Cgil e Uil per protestare contro i tagli previsti dalla spending review. Al corteo hanno partecipato, secondo gli organizzatori, oltre trentamila lavoratori del settore. Assente la Cisl, anche l'Ugl ha sospeso lo sciopero ma mantiene lo stato di agitazione della categoria. Disagi nella circolazione a Roma. Il sindaco Gianni Alemanno ha contestato la manifestazione: "Roma e' impazzita e bloccata per l'ennesimo corteo, io rispetto chi sta manifestando ma la Capitale non puo' tollerare queste situazioni", ha detto. Roma Capitale "chiede disperatamente un regolamento" per la disciplina dei cortei nella citta' "e chiede di farlo il piu' presto possibile. Guardatevi attorno: la situazione e' intollerabile".
Duri gli interventi dei leader della Uil e della Cgil. "I costi della politica sono il cancro del nostro Paese", ha detto Luigi Angeletti. "Chiediamo che il Governo tratti i lavoratori del pubblico impiego come tutti gli altri. Al Governo chiediamo un piano industriale", ha aggiunto. "Quando c'e una riorganizzazione del settore - ha proseguito Angeletti - si deve fare un piano industriale e invece il Governo taglia solo per trovare soldi, chiama i sindacati come se fossero una badante e si sa che della badante ha bisogno chi non è capace". "Non consideriamo l'unita' sindacale un tabu'", ha detto ancora. "Sono dispiaciuto con la Cisl abbiamo un rapporto fraterno ma ogni tanto abbiamo opinioni diverse, non e' successo nulla e' stato un caso".
Per Susanna Camusso "questo Paese continua ad avvitarsi nella crisi con la logica dei tagli". "Il primo fondamentale problema - ha dichiarato - e' che si segue la logica dei tagli lineari senza attenzione ai servizi pubblici". Per la leader della Cgil, benche' ci si trovi in "una stagione cosi' difficile, non siamo di fronte ad una operazione di risparmi, di tagli di sprechi, o di riforma della pubblica amministrazione, ma a tagli lineari che si riflettono sui servizi". E poi rivolta al ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ha affermato: "Noi non scapperemo, noi al tavolo sulla pubblica amministrazione ci saremo. Al ministro ricordo che l'accordo e' stato cancellato da lui e comunque noi al tavolo andremo". Infine anche Camusso si e' detta "dispiaciuta" dell'assenza della Cisl: c'e' chi pensa bastino le rassicurazioni, in realta' cancellate dalle stesse leggi, per dire che si risolvono i problemi".