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Cavani show, il Napoli affonda la Lazio

I partenopei agguantano la Juventus. Doppio El Shaarawy sblocca il Milan. Inter bene a Verona, Roma-Samp 1-1. c

di Nicola Iannello

Il Napoli vince lo “spareggio” tra le candidate al ruolo di anti-Juventus e agguanta i bianconeri (fermati dalla Fiorentina nell’anticipo) in testa alla classifica a quota 13. Si ferma invece a 9 la Lazio, battuta 3-0 al ‘San Paolo’, scavalcata dalla Sampdoria (pari a Roma) e raggiunta dall’Inter passata a Verona in casa del Chievo. Nella quinta giornata, vincono anche Catania e Pescara.

Uno strepitoso Cavani fa volare il Napoli: tripletta per ‘el Matador’, capocannoniere ora con 5 reti. Per la Lazio seconda sconfitta consecutiva dopo lo stop interno col Genoa. Mazzarri preferisce Gamberini ad Aronica nella difesa a tre; in avanti Hamsik innesca Pandev e Cavani. Ledesma è il mediano davanti alla difesa di Petkovic, Klose l’unica punta. Momenti di confusione in campo dopo appena 4’: Klose corregge un corner in rete con la mano: né l’arbitro né i collaboratori se ne accorgono. Dopo le plateali proteste dei giocatori partenopei, l’attaccante tedesco ammette la scorrettezza e Banti annulla il gol. Klose riceve i complimenti degli avversari. Padroni di casa in vantaggio al 20’ con Cavani che parte da sinistra, tira di destro e trova la deviazione di Ciani che beffa Marchetti. ‘El Matador’ replica poco dopo: con un diagonale, questa volta da destra, piega le mani del portiere della Lazio (32’). Il giocatore uruguaiano continua il suo show anche nella ripresa: parte su una punizione lunga a sorpresa, scarta Marchetti e insacca (64’). Cavani macchia la sua prestazione maiuscola con un errore dal dischetto, tiro alto (76’). Per la Lazio una lezione dura che deve far riflettere Petkovic. La Sampdoria sorpassa i biancocelesti grazie al pareggio 1-1 dell’Olimpico con la Roma. Zeman non smentisce il suo 4-3-3 con Lamela, Destro e Totti nel reparto avanzato. Identico modulo per Ferrara che in avanti schiera Estigarribia, Pozzi (sostituito da Krsticic al 32’) ed Eder. Un tiro sbagliato di Florenzi si trasforma in un assist per Totti che da dentro l’area fulmina Romero (34’): per il capitano giallorosso è la rete numero 216 come Altafini e Meazza, davanti ci sono solo Nordahl (225) e Piola (274). Pareggio doriano nel secondo tempo con Munari che riprende una respinta corta di Stekelenburg (62’). Sampdoria terza a 10 punti, Roma a 8. Tiene il passo l’Inter che supera 2-0 il Chievo al ‘Bentegodi’. Marco Rigoni vertice alto del rombo del centrocampo di Di Carlo, dietro Di Michele e Pellissier. Difesa a tre e centrocampo a cinque per Stramaccioni che parte con Sneijder (rilevato al 27’ da Cassano) alle spalle di Milito. Su un diagonale deviato di Nagatomo, Pereira (partito sul filo del fuorigioco) batte Sorrentino. Raddoppio nerazzurro nei secondi 45’ con Cassano (e sono tre i gol per il fantasista barese) imbeccato da Gargano (75’). Per l’Inter quarto posto in condominio con la Lazio a 9 punti, Chievo fermo a 3.

Tira un sospiro di sollievo il Milan che si scolla di dosso la “maledizione di San Siro” con la prima vittoria casalinga della stagione. Ne fa le spese il Cagliari, regolato 2-0. Con Tassotti in panchina, la coppia centrale della difesa di Allegri (squalificato) è Bonera-Mexes; nel centrocampo a tre spazio a Traoré a destra, tridente con Emanuelson, Pazzini ed El Shaarawy. Anche Ficcadenti opta per il 4-3-3 con Thiago Ribeiro, Pinilla e Ibarbo in attacco. Partono bene i rossoneri che al 15’ trovano il primo gol stagionale al ‘Meazza’: lo segna El Shaarawy con un taglio centrale assistito da Montolivo. Chance di pareggio del Cagliari con Thiago Ribeiro e Ibarbo (bravo Abbiati) e Pinilla (alto di testa), ma il Milan ha due ottime opportunità di raddoppio in una manciata di secondi con lo stesso ‘Faraone’ (tiro deviato da Astori sulla traversa) e Pazzini di testa, ottimo riflesso di Agazzi. Nella ripresa Ibarbo ci riprova di testa, fuori. Si rivede Robinho (al posto di Emanuelson). Il Cagliari resta in dieci per la doppia ammonizione rimediata da Conti (67’). El Shaarawy è sempre il più pericoloso dei rossoneri: prima fallisce il gol sparando alto di sinistro da buona posizione poi concretizza un passaggio filtrante di Ambrosini (entrato per Montolivo) per il raddoppio del Diavolo (82’): con la doppietta, l’attaccante rossonero sale a quota 3 in classifica marcatori. Milan a quota 6 punti, Cagliari fermo a 2.

In rimonta, vince anche il Catania: al ‘Massimino’. L’Atalanta si illude ma poi esce senza punti. Consueto 4-3-3 per Maran, col tridente Barrientos-Bergessio-Gomez. Colantuono opta per il 4-4-2 con Denis e Maxi Moralez coppia d’attacco. Dopo un primo tempo senza scosse, la ripresa parte a bomba. Si comincia con un clamoroso infortunio di Andujar che consegna palla a Maxi Moralez per il vantaggio dei nerazzurri (49’). Pareggia i conti Spolli con un’incornata su cross di Lodi (52’). Il Catania mette la freccia con Barrientos su assist di Bergessio (64’). Etnei a 8 punti con Roma e Fiorentina, Atalanta a quota 5.

Divisione della posta tra Genoa e Parma: a Marassi è 1-1. De Canio si affida alla difesa a tre; Bertolacci è il rifinitore per Borriello e Immobile. Donadoni sceglie il 3-5-2, con Amauri e Belfodil (sostituito al 38’ da Pabon) di punta. Su respinta di testa di Immobile su corner Lucarelli si coordina e batte di sinistro al volo per un gol spettacolare (26’). Nei ducali, pericolosi anche Zaccardo e Amauri. Per i padroni di casa solo un’occasione di Immobile. Nella ripresa rigore per i Grifoni (mano di Galloppa), fallito da Borriello che coglie il palo (68’). Lo stesso attaccante subisce fallo da Lucarelli: ancora massima punizione a favore del Genoa, stavolta l’ex di Roma e Milan non sbaglia (87’). Genoa da solo a 7 punti, Parma a 5 con Torino e Udinese che chiudono la partita dell’Olimpico senza reti. Per Ventura tipico 4-3-3, con Stevanovic, Meggiorini e Sansone nel tridente. Risponde Guidolin col 3-5-2, in avanti Ranégie e Barreto (turno di riposo per Di Natale). Collezione di legni per i granata: nel primo tempo Basha scheggia la traversa, nella ripresa prima Brkic devia sul legno alto un tiro di Sansone, poi Santana colpisce il palo a portiere battuto. Giallo nel finale di partita quando Gillet respinge un colpo di testa di Benatia: per i friulani il pallone aveva superato la linea di porta, per l’arbitro di porta no.

Nella partita delle 18.30 prima vittoria del Pescara, che con un gol dello slovacco Weiss all’87’. Chiuderà la giornata il posticipo serale del giovedì Siena-Bologna.