"Tanti auguri" dagli sconosciuti. Prima della mamma, del partner o degli amici a 'ricordare' il nostro compleanno, bombardandoci di auguri, ci pensa ormai la compagnia telefonica, il supermercato e la boutique di fiducia, il gruppo di acquisto, passando per la palestra, il centro estetico, l'agenzia di consegne a domicilio, senza dimenticare ovviamente social network o account di posta elettronica. Un fenomeno "indicativo del nostro tempo - commenta all'Adnkronos il sociologo Franco Ferrarotti - dove la quantita' vince e prevale sulla qualita'". E una ricorrenza importante diventa "occasione di mercimonio, con auguri che nascondono un interesse fintamente disinteressato".
Con buona pace della privacy, sottoscrivere una tessera fedelta' al supermercato o un abbonamento qualsiasi cosi' come aprire un proprio account di posta, dichiarando la propria data di nascita, non passa affatto 'inosservato' e diventa un'occasione per 'coccolare il proprio cliente'. Un cliente appunto. "Questi auguri infatti - sottolinea Ferrarotti - sono freddi e anonimi, privi di qualsiasi contenuto affettivo, espressioni interessate che sfruttano una data per noi importante", giocando anche sull'effetto sorpresa e gratificazione.
"Un bombardamento privo di senso", aggiunge il sociologo che ha appena dato alle stampe per una piccola casa editrice abruzzese, la Solferino, il suo ultimo libro dal titolo eloquente "Un popolo di frenetici informatissimi idioti", ovvero "un allarme sul bombardamento di messaggi che arrivano dalla rete - spiega - che ci fagocitano e non ci dicono niente, impedendo agli utenti, soprattutto se adolescenti, di costruirsi una gerarchia di priorita' su cio' che conta e cio' che non conta". E il fenomeno degli auguri anonimi ne e' un esempio calzante: "ricevendone tantissimi - conclude Ferrarotti - si finisce per confondere quelli importanti dagli altri, falsi e interessati". La quantita' contro la qualita', appunto.