Milano Moda Donna


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Bello, apparentemente semplice

Continuano le sfilate del pret à porter per la primavera estate 2013 fendi_milano2012_296

di Rita Piccolini
(r.piccolini@rai.it)

C’è abbondanza di proposte, creatività allo stato puro, filosofie sul modo di essere della donna del terzo millennio a volte contrastanti, ma sempre, su tutto, vince la qualità. Da Fendi A Jil Sander, Da Pucci a Frankie Morello a lezione di buon gusto.

Una sfilata su tutte per comprendere quanto dietro la semplicità delle linee e del gioco delle forme si nasconda un lavoro intenso, uno studio attento, preciso, rigoroso: Fendi. Gli abiti proposti nella nuova collezione sono tanto semplici e geometrici nelle linee quanto ricchissimi nella lavorazione di materiali diversi e preziosi. La pelle in primo piano utilizzata per soprabiti, giubbotti, gonne, pantaloni, con intarsi di colori contrastanti e inusuali a creare un effetto gradevolissimo, come il lunghissimo chemisier rosa cipria con intarsi rossi e rosa salmone, o il soprabito senape con cintura azzurra. E ancora bluse rosa su pantaloni tabacco, o giubbetti di pelle color crema su gonnelline anch’esse in pelle di un bel grigio deciso ma luminoso. Gli abiti di questa collezione appaiono semplici perché portabili, eleganti, ma al tempo stesso sono sofisticati per l’abbinamento dei materiali e per la cura del dettaglio. Belle le borse proposte in tre diverse declinazioni: la classica shopping, grande e colorata, la riedizione della Peekaboo, modello di punta dell’ultima la stagione e la Baguette. Grande attenzione anche alle calzature. I sandali con il tacco prismatico tridimensionale sono veri e propri oggetti di design.

Bellezza e minimalismo, raffinatezza e essenzialità anche da Jil Sander, che propone abiti soprattutto a tinta unita, bombati sui fianchi e deliziosi anch’essi nella loro apparente semplicità. Portabili e belli i pantaloni con le ampie maglie tra cui dominano i colori tipici della primavera: il bianco, il blu, il rosso, il ruggine, da soli o abbinati tra loro. Belli gli stivali, da quelli interamente bianchi e più corti (anche qui un richiamo a Barbarella e alla fine degli anni Sessanta), o quelli alti con intarsi di colore diverso sulla pelle bianca, a volte nocciola, a volte neri.

Una certa aria retrò si respira invece nella collezione di Bottega Veneta la cui creazioni sono caratterizzate dall’incrocio calibrato di materiali diversi e preziosi: macramè, pizzi, pelle di serpente per un effetto tuttavia contenuto. E quasi austera la figura femminile proposta, con abiti lunghi appena sotto il ginocchio, morbidi, che riportano alla memoria certe immagini dei lontani anni Quaranta. Anche i colori, sofisticati negli abbinamenti, sono severi e dominano le tonalità scure.

Elegantissima e classica la donna di Pucci, fedele alla tradizione di alta sartorialità. Il giovane stilista Peter Dundas ha pescato a piene mani nell’archivio storico della maison, riproponendo donne molto femminili in abiti tagliati come quelli indocinesi. Dominano il bianco e il bluette arricchiti da decori orientali. Che contrasto con la collezione di Frankie Morello che propone invece una donna più aggressiva, con hot pants molto hot, abbinati a reggiseno a vista e arricchiti da ampie giacche in satin con colli grandi e maniche bombate. Oppure lunghe giacche indossate come miniabito. I colori sono cangianti, luminescenti e caldi: gli arancio con i viola, i verdi con i ciclamino Le borse grandissime, coloratissime, luminosissime. Festa di nozze per Antonio Marras, con il pubblico seduto ai tavolini e le modelle super chic a interpretare gli invitati, in un trionfo di colori pastello, broccati e ricami con Swarovsky.