Mobilità


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Gli italiani preferiscono l'auto

Ma non sanno quanto inquina b

Gli italiani preferiscono l'auto. Tuttavia quasi il 30% di loro ancora non conosce la classe euro della propria automobile. Un dato che dimostra che nel campo della mobilità c'e' ancora molto da lavorare. Gli italiani, dunque, continuano a preferire le quattro ruote per i propri spostamenti anche se la crisi, la riduzione dei redditi e il caro benzina stanno apportando alcune modifiche dei consumi. A tracciare il quadro del rapporto degli italiani con i mezzi di trasporto è Carlo Carminucci, direttore generale dell'Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, Isfort.

La crisi, spiega Carminucci, ''ha avuto impatti soprattutto nell'ultimo anno e mezzo''. La domanda di mobilità, infatti, ''nel 2011 si è ridotta del 12%. Una tendenza che si conferma anche nei primi mesi del 2012''. A causa della congiuntura economica negativa, dunque, ''gli italiani spendono di meno per i trasporti ed iniziano a scegliere i mezzi pubblici''.

Il dato, però, sottolinea Carminucci, ''non è legato ad un cambiamento della mentalità e degli stili di vita''. Questo vuol dire che, molto probabilmente, una volta passata la bufera gli italiani riprenderanno le 'insane' abitudini. Ma come si muovono i nostri concittadini? ''Se consideriamo le distanze percorse, prevalgono gli spostamenti di breve raggio. Nell'80%, infatti, gli spostamenti non superano i 10 Km''.

Il dato, spiega il direttore generale dell'Isfort, ''è molto importante perché sottolinea che i problemi della domanda di mobilità sono in gran parte legati alle breve distanze mentre, spesso, nell'informazione viene data più rilevanza alle grandi infrastrutture o, ad esempio, al trasporto aereo''. Per dare, dunque, delle risposte concrete ''bisogna ragionare sulla mobilità urbana''. Quanto al 'perche' ci si sposta' Carminucci sottolinea che ''solo in parte le motivazioni sono legate al lavoro o allo studio, ossia il 35%''.

''Due spostamenti su tre, invece, sono determinati da altre ragioni come la gestione familiare, la cura personale o il tempo libero'' e questa domanda frammentata e occasionale rende più difficile la definizione di un piano d'azione legato alla mobilita' urbana. Quando si tratta di scegliere, pero', gli italiani non hanno dubbi e indicano le quattro ruote: ''ben 2 spostamenti su 3 si fanno in auto''.

Ma secondo Carminucci ''l'aspetto paradossale e' che si preferisce l'auto anche per spostamenti di breve raggio''. Basti pensare che ''il 15% degli spostamenti sono in auto anche per percorsi che non superano il chilometro. Poco piu' del 10%, invece, preferisce il trasporto pubblico mentre il 20% sceglie di spostarsi a piedi o in bicicletta''.

Tuttavia, da un'indagine del Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazione on line, emerge che quasi 3 italiani su 10 ancora non conoscono la classe Euro della propria automobile. Dalla ricerca risulta infatti che se il 19% del campione non e' certo della classe Euro della propria macchina, quasi un italiano su 10 (9%) confessa di ignorarla del tutto. Rimandate in materia 'Classe Euro' le donne, bocciati i ragazzi: il 23% delle appartenenti al gentil sesso afferma infatti di non essere poi cosi' certa di quanto inquini la propria auto e ben il 22% degli under 25 confessa candidamente di non conoscere la classe euro.

Quanto alla sensibilita' degli italiani la maggioranza (49%) alla domanda 'Auto ecologica?' risponde 'Si', grazie…ma solo se allo stesso prezzo della mia'. Il 22%, invece, sarebbe disposto a spendere solo fino a 1.000 euro in piu' al momento dell'acquisto per un'auto meno inquinante, mentre uno su cinque (20%) si dimostra scettico rispetto alla conversione all'elettrico, convinto che passera' ancora molto tempo e dichiara non aver intenzione di essere un precursore in questa tendenza.

Infine il 9% del campione intervistato, esasperato dai continui rincari del carburante, ammette che rinuncerebbe addirittura alle vacanze pur di avere un'auto che inquini meno e che faccia risparmiare al momento del 'pieno'. Sul fronte 'auto elettriche' il 45% degli italiani dichiara che in caso di acquisto, vorrebbe dotarsi anche dell'apparecchiatura per la ricarica, il 22% dividerebbe la spesa con un amico o un vicino di casa mentre il 19% sceglierebbe di risparmiare per poi rivolgersi di volta in volta ai punti di ricarica disponibili.

Infine, un più confuso 14% non ha ancora le idee ben chiare in materia. Oggi una valida alternativa all'auto elettrica e' rappresentata dal car-sharing: il 44% degli intervistati ammette di essere a favore di questa iniziativa, ma purtroppo constata che nella propria zona la condivisione dell'auto e' ancora un miraggio.

Il 21% degli italiani, attento all'ambiente e alle emissioni, ammette di trovarla una bella idea, mentre di opinione diametralmente opposta risulta il 13% del campione che, al grido di 'ognuno con la propria auto!' dichiara di non credere affatto in questo tipo di servizio. Alcuni italiani (23%), infine, si confermano gelosi del proprio mezzo di trasporto dichiarando di essere si' favorevoli al car-sharing, ma solo a patto di non mettere a disposizione la propria auto.

L'indagine di Direct Line offre anche uno spaccato regionale sulle preferenze degli italiani riguardo al car-sharing: se fiorentini (39%), bolognesi (28%) e romani (26%) si professano attenti all'ambiente e alle emissioni nocive, sono per lo piu' cagliaritani e bresciani (entrambi nel 48% dei casi) ad ammettere che la propria zona e' carente in materia. E mentre i veronesi (20%) sono tra gli italiani che credono meno in questa pratica di mobilita' ecosostenibile, milanesi (32%), palermitani (28%) e torinesi (23%) dichiarano che il principio del car-sharing e' si' lodevole, ma guai a metterlo in pratica condividendo la propria auto.