di Rita Piccolini
(r.piccolini@rai.it)
In contrasto con il cielo plumbeo e la pioggia battente la “fashion week” milanese per la donna primavera-estate 2013, all’apertura, è stata illuminata dai magnifici colori proposti nelle sfilate, prima fra tutte quella attesissima di Frida Giannini per Gucci. Gli azzurri, i rossi, i fucsia, i gialli, i verdi e poi per la sera il tutto nero, il tutto bianco. Del resto lo racconta la stessa stilista di essersi ispirata alla mostra di Lucio Fontana alla Gagosian Gallery di New York. Il colore in primo piano e il rigore delle linee. Tutti gli abiti, corti o lunghi, sono caratterizzati da linee morbide e nette. Una collezione minimal perché priva di dettagli ridondanti e tutta valorizzata dalla luminosità dei colori forti, primari. La donna di Gucci incanta perché è una donna semplice ma altera, naturalmente elegante, fasciata in pantaloni aderenti a sigaretta ma mai strizzata, con bluse che scivolano sul corpo evidenziando con discrezione le forme. Tornano i pigiama palazzo e le tuniche lunghe. Una lezione di eleganza insomma che fa pensare agli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta, e a top model come Marisa Berenson e Veruschka. In contrasto, con ironia e sensibilità, i biyoux alla Liz Taylor, eccessivi e divertenti per giocare con la linea asciutta degli abiti.
La giornata è stata aperta dal defilè del marchio Alviero Martini 1°Classe che porta in passerella la “Capsule Collection L:E:G, acronimo di Living Esperienze Globaly. Anche questa collezione all’insegna di colori brillanti, dall’oro al fuxia. Come nelle ultime collezioni londinesi, quelle che si sono chiuse due giorni fa, il brand segue la tendenza del metallizzato e dei blocchi di colore, anche a contrasto. Poi, inaspettate, a impreziosire i tubini e le gonne aderenti arrivano le piume.
Flash di colori anche da Paola Frani, che disegna silhouette morbide in toni che vanno dal turchese al giallo fino alla stampa orchidea. Le linee sono essenziali ma traspira un’anima punk, enfatizzata nell’acconciatura e nel trucco delle modelle, o nelle borchie sui sandali. Sono invece donne sirena quelle proposte da Alberta Ferretti che crea una collezione ispirata ai colori del mare in tutte le tonalità degli azzurri, turchesi,verdi e grigi. Gli abiti fluttuano sui corpi esili delle modelle che sembrano nuotare in un immenso acquario.
A Bianca Gervasio, poco più che trentenne, il compito di rinnovare il marchio Mila Schon. Lo fa proponendo abiti ben tagliati (ha alle spalle ben otto anni di alta moda romana) che sembrano ispirarsi agli anni Settanta, con concessioni allo stile “gipsy” negli abiti lunghi con ampie gonne a balze con blusa scollata. "Per la prossima estate ho riscoperto una stampa a coriandolo che arriva dagli anni Settanta", afferma in un’intervista. "Oltre a questa, c'è anche un famoso motivo a 'scalini', un particolare chevron che ovviamente abbiamo rivisitato per forma e colore. Mi piace l'idea di dare garbo allo stile femminile, di togliere una certa volgarità imperante. Non si tratta, infatti, di produrre abiti lunghi o corti: si tratta di parlare di equilibrio e armonia, qualità che hanno fatto grande questa maison in Italia e nel mondo".
Righe, colori, molto bianco e nero da Simonetta Ravizza così come da John Richmond che gioca soprattutto con questi due colori, osando con punte di rosso. La sua donna è bon ton, ma nasconde un’anima rock, soprattutto quando indossa minuscoli short impertinenti con giacchine maschili o corsetti super sexy su gonne dai tagli rigorosi e bomber in pelle intarsiati con pizzi macramè e borchie dorate.
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