Realizzato il primo 'Atlante'


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Scoperti i geni che 'accendono' il cervello

Aiuterà a studiare le malattie neurologiche cervello_296

Pronta la prima mappa dei geni 'accesi' nel cervello umano. E' stata ottenuta analizzando l'encefalo e un emisfero prelevati dopo la morte da uomini sani e promette di accelerare la ricerca relativa alle malattie neurologiche, sia attraverso il confronto tra cervelli di persone sane e malate, sia attraverso il confronto con il cervello di animali.

L'atlante del cervello è stato realizzato da un gruppo di ricercatori internazionali guidato dall'Istituto Allen per le Neuroscienze di Seattle e pubblicato su Nature.

Si tratta di un vero e proprio atlante del cervello che individua circa mille diverse caratteristiche tra le cellule che lo compongono. Nonostante le cellule di ogni individuo possiedano tutte la medesima sequenza genetica, ogni cellula, in base alla sua funzione specifica, utilizza solo una parte del genoma. Partendo da questa osservazione, i ricercatori guidati da Michael Hawrylycz sono riusciti a individuare le porzioni di Dna, i geni, utilizzati da ogni neurone e hanno cosi' creato una mappa che identifica le funzioni di ogni cellula del cervello.

Questo nuovo atlante ha messo subito in luce la presenza di alcune geometrie comuni nell'uomo, nella distribuzione delle 'funzioni neurali, e una relativamente alta omogeneità dei geni espressi nei neuroni della neocorteccia, l'area legata all'apprendimento e alla memoria.

La ricerca ha previsto l'analisi dei tessuti di due cervelli umani maschili completi provenienti da donatori di 24 e 39 anni nei cui genomi sono stati individuati circa 900 siti attivi. Le informazioni sono state poi incrociate con quelle relative alla ricostruzione tridimensionale della struttura cerebrale permettendo cosi' di costruire una mappa per associare i geni espressi dai singoli neuroni con la loro posizione.

Mappe di questo tipo erano già state realizzate per il cervello dei topi mentre i dati in ambito umano erano ancora molto 'grossolani' a causa di una complessita' della struttura cerebrale notevolmente più alta e alla scarsa disponibilità di tessuti neurali da poter analizzare. I nuovi dati raccolti nell' Atlante Allen del Cervello Umano saranno ora liberamente disponibili online ai ricercatori e potrebbero rappresentare una nuova risorsa per la comprensione di un gran numero di patologie neurologiche.