Le tappe dell'iter processuale


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Napolitano-pm, il conflitto di attribuzione

Contro i pm Palermo per inchiesta Stato-mafia n

Quello sollevato dal Capo dello Stato di fronte alla Corte Costituzionale contro la Procura di Palermo sul nodo intercettazioni è un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, la cui discussione e risoluzione rientra tra le competenze della Consulta (art. 134 Cost.).

Ieri, il primo passo della Corte, con la Camera di Consiglio che ha stabilito che il ricorso è ammissibile, cioè ha i requisiti che consentono di passare alla discussione nel merito del conflitto.  Adesso si apre un iter che in parte ha termini fissati da una griglia di regole - la legge 87 del 1953, le norme integrative del 2008, il regolamento generale della Corte del 1966 -, in parte è rimandato alla discrezionalita' della Corte.

ITER PROCESSUALE - Il 30 luglio scorso, il ricorso è stato depositato presso la cancelleria della Corte Costituzionale dalla parte ricorrente, in questo caso il Quirinale rappresentato dall'Avvocatura dello Stato. Il ricorso deve contenere l'esposizione delle ragioni di conflitto e l'indicazione delle norme costituzionali che regolano la materia. La Corte fissa una camera di consiglio in cui i giudici valutano l'ammissibilita', ossia se sussistono i requisiti soggetti e oggettivi per procedere. Se i giudici danno il via libera, nella relativa ordinanza indicano gli organi controinteressati e dispongono che sia loro notificato il ricorso: non c'e' un termine standard per la notifica, lo dispone la Corte. Il ricorso dichiarato ammissibile deve essere depositato nella cancelleria della Consulta entro il termine perentorio di 30 giorni dall'ultima notificazione alle parti. Poi, entro il termine di 20 giorni le parti possono costituirsi. In questo caso l'unica controparte e' la Procura di Palermo. Esaurito questo iter si entra nella fase di merito, da cui uscira' una sentenza della Corte per stabilire in via definitiva a quale potere spetti o meno una determinata competenza.

I POTERI DELLO STATO - Sono poteri dello Stato tutti i soggetti che hanno un'attribuzione costituzionale espressamente indicata in Costituzione o anche formalmente non costituzionale (cioe' prevista da legge o altra fonte), ma indispensabile al funzionamento di un meccanismo previsto dalla Costituzione. Va detto che non esiste un elenco dei poteri dello Stato, perché la qualificazione di ''potere'' dello Stato non esiste di per se', ma dipende dall'attribuzione che e' fatta nel caso concreto. Per questo in fase di ammissibilità la Corte dovrà anche valutare se chi ricorre e il soggetto verso cui si ricorre sono poteri dello Stato.