Mentre i primi esseri viventi facevano la loro comparsa sul pianeta Terra, Marte non presentava condizioni adatte ad ospitare forme di vita. E' quanto emerge dallo studio della composizione chimica delle argille del pianeta rosso, analizzate dalla sonda della Nasa Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) e la cui origine è stata ricostruita in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.
I ricercatori francesi dell'università di Poitiers hanno messo a confronto le caratteristiche fisiche dei minerali contenuti nelle argille marziane con quelle dei minerali presenti nelle argille di origine vulcanica dell'atollo di Mururoa, nella Polinesia francese. Dal confronto è emersa una notevole somiglianza: da qui l'ipotesi che anche le argille marziane si siano formate a partire da colate di lava ricche di acqua, e non dall'erosione di rocce superficiali provocata da acqua liquida in condizioni di clima caldo umido come si era ipotizzato finora.
Altre prove a sostegno dell'origine magmatica verrebbero dall'associazione delle argille marziane con le colate laviche presenti sulla superficie del pianeta rosso e dalla composizione chimica dei minerali delle argille nei meteoriti marziani trovati sulla Terra.
In un articolo di commento che accompagna lo studio, Brian Hynek, del dipartimento di Geologia dell'università del Colorado, spiega ''che questo risultato implica che, al tempo in cui la vita prendeva piede sulla Terra, il giovane Marte non fosse poi così abitabile come ipotizzato finora''.