Lotta a uno dei problemi estetici per eccellenza


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Odiata cellulite

Qualche strategia per combatterla. L'intervista al prof Claudio Mingione

di Nello Di Costanzo

Da oltre un decennio uno degli argomenti più trattati dalle riviste e dai programmi televisivi dedicati alla bellezza è la cellulite, considerata dalle donne uno dei problemi estetici per eccellenza. Su cosa è questa patologia, come si manifesta e sulle nuove frontiere per trattarla, Televideo Rai ha intervistato il professor Claudio Mingione, endocrinologo, dietologo e pranoterapeuta all’ospedale civile di Marcianise, nel Casertano.

Che cos’è la cellulite? Perché è tanto temuta?
La cellulite colpisce circa l’80% delle donne e solo raramente gli uomini. Ha un carattere spesso familiare e compare generalmente dopo la pubertà, con carattere evolutivo e recrudescenza durante la gravidanza e la menopausa. I distretti corporei interessati sono generalmente le cosce, i glutei, le ginocchia, le caviglie. Meno frequentemente l’addome, gli arti superiori e il dorso. Fino a qualche anno fa si pensava che non fosse un’entità nosologica a se stante, bensì una forma di grasso localizzato in alcuni punti del corpo, del tutto sovrapponibile all’adiposità. La cellulite in realtà non è una forma di obesità ed anche il termine che la definisce è ampiamente improprio. La patogenesi di tale affezione cutanea non è infatti infiammatoria (come il suffisso “ite” potrebbe far supporre), bensì degenerativa.

Quali le manifestazioni cliniche?
Cute fredda, pastosa, di colorito sub-cianotico, con progressiva evidenziazione di micro e macro noduli sottocutanei (cute a “buccia d’arancia” e a “materasso“), a cui si associano spesso segni di insufficienza circolatoria, accentuati da un eventuale sovrappeso. La cellulite, infatti, può essere accompagnata da un eccesso di tessuto adiposo, ma non è raro rilevare che anche donne di peso normale ne siano affette. Avviene in pratica che l’obesità, causando sovraccarico alla circolazione sanguigna e linfatica, sia un fattore predisponente. Ma anche uno stato ideale di peso-forma non necessariamente ne evita l’instaurarsi.

Quanto è importante la prevenzione?
Direi determinante. E’ necessaria innanzitutto una dieta disintossicante, drenante e, se ci sono eccessi di peso, anche ipocalorica. Bisogna perciò evitare alimenti che affaticano il fegato, usare poco sale, perché aggrava i problemi di ritenzione idrica, e consumare pochissimi zuccheri semplici (dolci, caramelle) e grassi (specie di origine animale, come panna e burro) perché apportando molte calorie favoriscono l'accumulo adiposo. Al contrario, la dieta deve essere ricca di fibre e di acqua che contribuiscono all'eliminazione delle scorie e dei liquidi in eccesso e deve privilegiare il consumo di proteine, animali e vegetali, che aiutano a conservare la tonicità e l'efficienza dei muscoli, che - limitando così l'espansione del grasso - favoriscono una migliore circolazione e quindi un minor rischio di ristagno dei liquidi (più i muscoli sono tonici, più comprimono le vene, per cui con una spinta più efficace il ritorno venoso del sangue al cuore è ben assicurato). Importante, altresì, è che la dieta consenta l'assunzione di vitamine attraverso gli alimenti, soprattutto vitamina "A" (cavoli, carote, pomodori, pesce), "B" (lievito di birra e carne), "C" (agrumi, fragole, peperoni, pomodori, kiwi), "E" (olio extravergine di oliva) e "P" (mirtilli, ribes). Queste vitamine sono tutte indispensabili per la salute dei tessuti cutanei e per la tonicità delle pareti venose. Non far mancare anche i sali minerali, quali il potassio (legumi e banane), che favorisce l'eliminazione dei liquidi, il ferro (carne, pesce, uova), fondamentale per il trasporto di ossigeno ai tessuti, e lo iodio (pesce, alghe) che, contribuendo al funzionamento della tiroide, mantiene attivo il metabolismo.
Particolare attenzione bisogna dare alla ripartizione dei nutrienti: 15% di proteine, 25% di grassi, 60% di carboidrati. Da un recente studio americano, infine, risulta che due aminoacidi, "leucina " ed "isoleucina", si sono rivelati efficaci "anticellulite" perché tonificando e rinforzando le masse muscolari evitano il ristagno di liquidi e limitano l'espansione delle cellule di grasso. Gli alimenti dove abbondano sono riso integrale, lenticchie, fave, piselli, soia, uova, carne, mandorle.

Cosa è consigliato?
Bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno. Preferire caffè d'orzo: pane, pasta e prodotti da forno integrali; abbondante verdura e frutta di stagione; spremute e centrifugati di frutta; yogurt e latte scremati o parzialmente scremati; formaggi magri; olio extravergine d'oliva; carne e pesce magri. Praticare la cottura a vapore, alla griglia, al forno o a microonde. Mangiare con calma e masticare a lungo. Essere regolare nei pasti. Nei casi più difficili, due - tre volte al mese (preferibilmente nelle fasi ovulatorie e premestruale), è consigliabile (ma solo per un giorno) "disintossicare" l'organismo con una dieta a base di frutta e verdura, con moderato apporto di carboidrati e proteine. Ad esempio per l'intera giornata mangiare - senza limitazioni di quantità - finocchi, carote, ravanelli, zucchine, cipolline, barbabietole, asparagi come verdure; mele, ananas, fragole, cocomero, albicocche e pesche come frutta. A pranzo o a cena aggiungere 150 gr. di pesce magro e 50 gr. di pane integrale. Bere almeno due litri di acqua oligominerale. Per la cellulite sono molto utili anche le tisane depuranti, disintossicanti e diuretiche, come menta e tiglio, verbena e lavanda, timo e salvia, bardana, rosa canina, gramigna, quercia, ippocastano.

Cosa è bene evitare?
Bibite zuccherate e superalcolici. Caffè e cioccolata. Pasticcini, snack dolci e salati. Verdure in scatola e frutta sciroppata. Latte ed yogurt intero. Formaggi grassi, specie se stagionati. Burro, panna, maionese, salse piccanti, dadi da brodo. Carni rosse e grasse, insaccati. Fritture in genere. Mangiare in fretta. Usare molto sale.

L’attività fisica porta benefici?
Sì, essa riveste fondamentale importanza nel prevenire e /o curare la cellulite. Essenzialmente l'esercizio fisico tonifica i muscoli, riduce i depositi di grasso, stimola il metabolismo e, migliorando la circolazione sanguigna, favorisce l'ossigenazione cellulare. E' necessario, dunque, fare movimento, possibilmente durante tutto l'anno, in maniera costante e calibrata sui propri ritmi (per ottenere buoni risultati basterebbe finanche passeggiare a piedi o in bicicletta dai 30 ai 60 minuti al dì, tutti i giorni).

Quali sport sono maggiormente indicati per prevenire e combattere la cellulite?
Tra le attività sportive sono da preferire quelle aerobiche, ovvero quelle che prevedono uno sforzo di lunga durata ma non particolarmente intenso. Tra gli sport più indicati ci sono il nuoto (specie per chi è in sovrappeso), il jogging, cioè la corsa lenta (specie per chi ha problemi di fragilità capillare), il trekking, ovvero la camminata a passo spedito e la bicicletta. Utili sono anche gli esercizi specifici per gambe, glutei e fianchi che si possono imparare in palestra e poi ripetere tranquillamente a casa, come pure la ginnastica aerobica ed il ballo. Da evitare, invece, le attività sportive che richiedano uno sforzo intenso e breve (tennis, body building, corsa veloce, ecc.).

Quali sono le metodiche che aiutano a combattere la cellulite?
Mesoterapia, pressoterapia, elettrolipolisi, elettrostimolazione, sonde ad ultrasuoni, impacchi, creme, fanghi, alghe, cosmesi in genere, linfodrenaggio, massaggi, ossigenoozonoterapia, carbossiterapia, liposuzione, liposcultura. Si tratta di metodiche tutte valide o meno a seconda del numero di applicazioni e soprattutto dei costi e degli effetti collaterali indesiderati spesso o sempre presenti, specie nelle tecniche infiltrative e chirurgiche.

E’ vero che fa molto bene anche la pranoterapia?
Certo. Nella mia attività di pranoterapeuta (per un medico davvero una meravigliosa avventura) ho potuto constatare che è possibile ridurre efficacemente il pannicolo adiposo della cellulite. L'azione pranica si determina sul microcircolo arterovenoso e linfatico e nella mia casistica personale posso affermare che già in dieci sedute si ha una riduzione evidente fino a 4-5 centimetri per zona, oltre ad un significativo miglioramento della tonicità cutanea. L'importante è associare – ma ciò vale anche per le tecniche citate in precedenza - una sana igiene di vita che rispetti i tre principi anticellulite fondamentali: dieta appropriata personalizzata (dimagrante solo se coesiste sovrappeso), riduzione del sale e movimento aerobico costante (almeno 60 minuti al giorno).