E' la terza cima del massiccio


Stampa

Mont Maudit, il fascino del monte maledetto

E' stato teatro di tante sciagure monte_bianco_296

Il Mont Maudit, una vetta di 4.468 metri di altitudine situata nel massiccio del Monte Bianco, è stato testimone di numerose tragedie ad alta quota nel corso degli anni e la sciagura che ha stroncato la vita di nove alpinisti non fa che confermarne la pericolosità. E il suo nome, tradotto letteralmente dal francese, significa 'monte maledetto'.

Il gruppo, suddiviso in cordate, è stato centrato da una valanga sulla parte francese del massiccio, che le autorità locali hanno descritto come la più ''letale di questi ultimi anni''. E' la terza vetta più alta del massiccio montuoso, situata tra il Monte Bianco e il Mont Blanc du Tacul, sulla linea di frontiera tra l'Italia e la Francia. Per la prima volta, fu scalata il 12 settembre 1878, da Henry Seymour Hoare e William Edward Davidson.

Da allora, migliaia di scalatori si sono cimentati con questa montagna, ma non tutti sono riusciti a conquistarne la vetta. La serie più tragica di incidenti in questa zona risale al mese di agosto del 1997, quando 13 persone persero la vita. L'anno successivo, sempre ad agosto, due spagnoli morirono durante la loro discesa dal Maudit. Nello stesso mese un'alpinista polacca 25.enne perse la vita mentre attraversava il ghiacciaio che dal Mont Maudit porta alla vetta del Bianco. Nel maggio del 2000 due alpinisti sciatori di fondo sono stati sepolti da una valanga mentre si dirigevano verso la cima del Maudit. E il triste lungo elenco delle vittime continua.

Il grande interesse degli scalatori per questa montagna, nonostante le sue insidie, non sorprende. Essa offre infatti alcuni tra i più suggestivi percorsi di cresta del Monte Bianco, come la Kuffner, che immerge gli escursionisti in un ''ambiente himalayano'', come assicurano le guide sui siti Internet specializzati.