Bollettino mensile della Bce


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‘Disoccupazione pesa sulla ripresa’

Con Imu possibile freno a costruzioni occupazione_lavoro_296

L'espansione economica nell'Eurozona "resta debole, in un contesto di maggiore incertezza, che grava sul clima di fiducia". Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di luglio, ricordando che il Consiglio direttivo ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base al minimo storico dello 0,75% e che le pressioni inflazionistiche nell'area "si sono attenuate ulteriormente, essendosi concretizzati alcuni rischi al ribasso individuati in precedenza per le prospettive di crescita dell'area dell'euro".

Di conseguenza, anche il ritmo dell'espansione monetaria di fondo "rimane contenuto". Dopo la stagnazione in termini reali nel primo trimestre dell'anno, gli indicatori relativi al secondo trimestre "segnalano un nuovo indebolimento dell'espansione economica e una maggiore incertezza", sottolinea il Bollettino.

Su un orizzonte temporale più lungo, il Consiglio direttivo della Bce si attende che "l'economia dell'area dell'euro registri una graduale ripresa, il cui vigore sarebbe tuttavia smorzato da una serie di fattori", in particolare la possibilità che "la dinamica di fondo della crescita risenta delle tensioni in alcuni mercati del debito sovrano dell'area e del loro impatto sulle condizioni di credito, nonché del processo di aggiustamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario e dell'elevata disoccupazione".

I rischi prevalenti per le prospettive economiche continuano a essere "orientati verso il basso e riguardano, in particolare, un ulteriore acuirsi delle tensioni in diversi mercati finanziari dell'area e la loro potenziale propagazione all'economia reale". I rischi al ribasso sono inoltre connessi alla possibilità di nuovi rincari dell'energia nel medio periodo".

In Italia possibile effetto freno su costruzioni da Imu
Le attività nel settore costruzioni, in Italia e in Francia, potrebbero risentire in futuro "delle misure decise per il risanamento dei conti pubblici, come l'aumento delle tasse sulla casa e la graduale cancellazione delle detrazioni fiscali a favore dell'investimento nel settore residenziale". Inoltre, scrive ancora la Bce, in quei Paesi più coinvolti dalla crisi del debito sovrano il settore costruzioni potrebbe risentire anche "dell'aumento dei costi di finanziamento e dell'aggiustamento in corso nel settore finanziario", mentre in Germania l'edilizia trovera' sostegno in bassi costi di finanziamento.