Scuola, al via corsi di recupero


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Quando le vacanze si passano in classe

Studenti alle prese con 'tempi supplementari’ v

Chi semina raccoglie, ma chi durante l'anno non ha seminato abbastanza si ritrova a dover fare i conti con delle lacune da dover colmare, proprio a scapito delle vacanze estive. Per questo motivo i debiti formativi si sono confermati nel tempo tra i peggiori incubi degli studenti italiani, ma molto spesso sono visti come ancora di salvezza, un'ultima spiaggia che, in genere, evita la bocciatura. Se una volta uno studente era ''rimandato a settembre'', oggi si parla di ''giudizio sospeso'', una sorta di limbo nel quale ci si puo' ancora salvare dalla ripetizione dell'anno.

A patto che vengano superate le prove di recupero che le scuole sono obbligate a tenere prima che le lezioni del nuovo anno comincino. Come stabilito dall'ex-ministro Fioroni, sono anche obbligate ad organizzare corsi di recupero per aiutare gli studenti a recuperare. Ma come e quando si faranno? Skuola.net ha provato a tracciare un quadro chiedendo informazioni a oltre 600 studenti alle prese con i ''tempi supplementari''.

Oltre il 70% dei ''sospesi'' in questi giorni sta gia' frequentando i corsi di recupero organizzati dalle scuole, alcuni di questi saranno sottoposti a verifica subito dopo la fine dei corsi, altri dovranno aspettare le prime settimane di settembre per conoscere le sorti del proprio anno scolastico. In netta minoranza le scuole che hanno deciso di attivare i corsi nella seconda meta' di luglio o addirittura in agosto, infatti quest'ultime sono solo poco piu' del 6%.

Infine c'e' una larga quota degli intervistati, quasi uno si cinque, che sostiene che nella propria scuola non sono stati attivati corsi di recupero. Nonostante l'obbligatorieta', infatti la mancanza di fondi (vera o presunta) spinge alcuni istituti ad alzare bandiera bianca. Come pure capita che siano le stesse famiglie, magari per motivi legati alle ferie estive, a preferire mandare i figli a ripetizioni private piuttosto che ai corsi di recupero.

La normativa sui corsi di recupero lascia ampia autonomia alle scuole circa la loro l'organizzazione, ma in linea generale ci sono delle linee guida che gli Istituti sono tenuti a rispettare: Negli scrutini di giugno, in caso di insufficienze in alcune materie, il giudizio viene sospeso.

Le scuole hanno l'obbligo di attivare dei corsi di recupero ma gli studenti non sono obbligati a seguire i corsi di recupero organizzati dalla scuola: possono anche scegliere lo studio individuale oppure affidarsi a ripetizioni private. Sono pero' obbligati a sottoporsi alle verifiche finali programmate dalla scuola per dimostrare l'avvenuto recupero e la famiglia deve necessariamente segnalare alla scuola una eventuale rinuncia al corso di recupero. La scuola, inoltre, deve adottare idonee modalita' di comunicazione dei provvedimenti presi.

Le scuole godono di ampia autonomia nell'organizzazione dei corsi. Sono lasciate alla loro discrezionalita': le discipline di intervento; i tempi, la durata (comunque non inferiore a 15 ore) e il metodo di insegnamento durante i corsi; la forma (scritta, orale o entrambe) delle verifiche e i criteri di valutazione. E ancora, i corsi possono essere tenuti anche unendo studenti di classi differenti cosi' come i docenti possono essere interni alla scuola oppure collaboratori esterni. Le verifiche devono essere effettuate entro la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo mentre le risorse necessarie per i corsi sono prelevate dal Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa.