Cinque voti a favore e quattro contrari. La riforma sanitaria di Obama passa il vaglio dei nove “saggi”. I giudici hanno espresso il verdetto sulla legittimità di una legge la cui norma più controversa era quella di rendere obbligatoria l'assicurazione medica per la maggioranza degli americani, pena salate sanzioni. Il sistema, che tuttavia sarà sottoposto ad alcune limitazioni sull'estensione delle tutele ai più poveri, entrerà a regime nel 2014, data entro la quale i cittadini dovranno aver acquistato una polizza.
La riforma di Obama, contro la quale avevano presentato ricorso 26 Stati federali, non è il primo tentativo di modificare il sistema sanitario statunitense. Ha infatti i suoi padri nobili in Franklin Delano Roosevelt e Lyndon Johnson, i due presidenti che tentarono l'azzardo del welfare nel Paese del liberismo assoluto. Fu Roosevelt a volere il Social Security Act e fu il vicepresidente di Kennedy, poi asceso alla presidenza con la morte di JFK, a ottenere Medicare.
Il Social Security Act fu firmato nel 1935. Consisteva in un programma di assicurazione sociale affinché coloro che con più di 65 anni di età si ritiravano dal lavoro potessero conseguire un reddito. Fu una legge, disse Roosevelt, il cui obiettivo era dare “protezione ai cittadini comuni e alle loro famiglie per difendersi dalle conseguenze della perdita del posto di lavoro e della povertà”.
Il Medicare vide la luce il 30 luglio del 1965. A promulgare il nuovo programma di assicurazione sociale fu Lyndon Johnson. Il primo ad avere la tessera fu l'ex presidente Truman, presente alla cerimonia. Medicare copre l'assistenza per coloro che hanno 65 anni di età e oltre. Nei primi tre anni dall'entrata in vigore circa 20 milioni beneficiarono della riforma.
Oltre a un’assicurazione obbligatoria per la maggioranza degli americani, il sistema Obama prevede l’estensione della copertura assicurativa altre 32 milioni di persone (94% dei cittadini non anziani), grazie all’espansione del servizio Medicaid e ai benefici fiscali offerti a chi ha un reddito entro il 400% della soglia di povertà. I giovani fino a 26 anni potranno restare sotto la mutua dei genitori.
La copertura finanziaria sarà garantita dai tagli al programma Medicaid e ad alcune nuove tasse che riguarderanno le coppie con un reddito superiore ai 250mila dollari l’anno. Le aziende con 50 o più impiegati dovranno inoltre contribuire alla spesa per l’assicurazione, se è a carico dei dipendenti. Vietato negare una polizza a chi abbia patologie croniche o revocarla arbitrariamente a chi si ammali.
La Corte Suprema ha tuttavia bocciato parzialmente la parte della riforma che riguarda l'assistenza alle classi più povere e che prevede, da parte dei singoli Stati, una forte espansione del programma Medicaid. Il Congresso può offrire fondi agli Stati "per estendere l'accesso ai servizi sanitari", si legge nella pronuncia, e può imporre loro condizioni per l'impiego di tali fondi. Ma "ciò che il Congresso non è libero di fare è penalizzare gli Stati che decidono di non partecipare al nuovo programma, sottraendo loro i fondi Medicaid" di spettanza.