Il surriscaldamento globale innalzerà i mari e comporterà uno spostamento degli uomini nelle zone continentali. Ci saranno così perdite per l'habitat ecologico uguali o addirittura superiori rispetto a alluvioni e inondazioni, che sono considerati effetti primari del fenomeno. La ricerca è opera degli studiosi del Konrad Lorenz Institute of Ethology of the University of Veterinary Medicine di Vienna ed è stata pubblicata sulla rivista ''Global Change Biology''.
Secondo le proiezioni attualmente disponibili, l'innalzamento del livello dei mari entro il prossimo secolo dovrebbe essere approssimativamente di circa 1-2 metri. Mentre sono ben studiate le conseguenze primarie dovute a inondazioni, ancora sono poco analizzati gli effetti dovuto allo spostamento delle popolazioni che tenderebbero a rifugiarsi nelle zone interne.
Gli scienziati hanno studiato gli scenari relativi a 1200 isole del Sudest asiatico e delle regioni del Pacifico, con modelli che prevedono sia la migliore delle ipotesi (innalzamento di solo un metro) che la peggiore (fino a 6 metri di aumento del livello del mare).
Le conseguenze? Perdite peggiori degli effetti primari sulle risorse ecologiche dell’ambiente e sulla presenza del 20 per cento delle specie mammifere analizzate. In particolare, particolarmente vulnerabili agli effetti secondari saranno le isole Indo-malesi, che potrebbero dover affrontare una ridistribuzione di, nella peggiore delle ipotesi, circa 50 milioni di persone.