Sforbiciata in tre anni


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Tagli ai ministeri per 30 miliardi

Un miliardo dalla Sanità, nessun intervento sui farmaci m

Trenta miliardi nel triennio 2012-14 da ottenere con tagli ai ministeri: è questo, secondo quanto si apprende, uno degli obiettivi ai quali sta lavorando il governo nell'ambito della manutenzione dei conti. Una parte di questi interventi potrebbe essere anticipata nel prossimo decreto legge sulla spending review.

Per raggiungere l'obiettivo dei 30 miliardi di tagli i ministeri sarebbero chiamati a contribuire in modo proporzionale ai rispettivi budget. Ciascun dicastero stabilirà poi come spalmare la sforbiciata tra i vari capitoli di spesa del proprio bilancio. Una parte dei tagli, quelli relativi al 2012, dovrebbe essere anticipata nel dl spending review da varare entro fine mese, mentre gli interventi sul 2013 e il 2014 dovrebbero arrivare insieme alla Legge di stabilità in autunno. Il bilancio di competenza 2012 dei ministeri, secondo quanto riporta una tabella elaborata dal servizio bilancio del Senato, in totale (sommando quindi funzionamento, interventi e spesa in conto capitale) ammonta a 282.805.718.000 euro.

DA SANITA' 1 MLD, NO INTERVENTI FARMACI - La sanità contribuirà alla spending review con un miliardo di euro di risparmi (e non 1,5 come inizialmente ipotizzato) nel 2012. E' quanto si apprende da fonti qualificate. Ad oggi sarebbero "escluse" ulteriori manovre sulla filiera del farmaco. Con ogni probabilità gli interventi per reperire le risorse, un "grande sforzo per la sanità ", si concentreranno sull'acquisto di beni e servizi, che valgono annualmente circa 30 miliardi, il 30% del Fondo sanitario nazionale.

BERSANI, BENE TAGLI MA CON GIUDIZIO - "Bene la spending review ma con giudizio perché c'é modo e modo di avvitare la recessione e non si può caricare sui tagli di spesa un aumento della spesa privata dei ceti popolari". E' l'avvertenza che Pier Luigi Bersani dà al Governo in vista del decreto sulla spending review.

ARRIVA AL CDM IL DECRETO SVILUPPO - Il decreto contenente "misure urgenti per la crescita" è il primo punto all'ordine del giorno del consiglio dei ministri convocato per domani alle 9. Ne dà notizia un comunicato di Palazzo Chigi.