L'indicatore dei consumi segnala un forte ridimensionamento degli acquisti delle famiglie ad aprile 2012 rispetto allo stesso mese del 2011. Il calo è stato del 2,8%. Lo rileva Confcommercio che delinea un complessivo deterioramento della domanda per quasi tutte le macrofunzioni di spesa che compongono l'indice.
Si tratta del quinto risultato negativo consecutivo da dicembre. La riduzione più sensibile interessa, come di consueto, la mobilità (-16%), che sconta anche gli effetti del progressivo e deciso appesantimento del carico fiscale. In particolare cala la domanda di autovetture da parte di privati.
Diminuisce anche il consumo di beni e servizi ricreativi e le spese per la cura della persona. In deciso ridimensionamento sono risultati i consumi di abbigliamento e calzature (-4,1%), quelli per i beni e servizi per la casa (-3,4%) e quelli per l'alimentazione, le bevande ed i tabacchi (-4,0%).
Continuano a fare eccezione alla generale tendenza alla riduzione, i consumi per i beni e i servizi per le comunicazioni (+5,0), pur segnalando un tasso di crescita decisamente più contenuto rispetto a quanto registrato nei mesi precedenti.