La predilezione per il cibo ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero viene sviluppato già prima della nascita. Lo sostiene una ricerca dell'Università del South Australia. Secondo lo studio, le future mamme che durante la gravidanza fanno uso di questi alimenti rendono i figli più suscettibili all'obesità, anche se dopo lo svezzamento il piccolo è alimentato con cibi sani.
Nello studio condotto su topi di laboratorio da Zhi Yi Ong della Scuola di farmacia e scienze mediche dell'ateneo, le femmine incinte venivano alimentate per due mesi con burro di arachidi, biscotti e dolciumi. Quando il cibo veniva sostituito diventavano ansiose e smettevano anche di mangiare. L'obiettivo era di verificare se la prole alimentata con una dieta sana ed equilibrata poteva riprendersi dagli effetti della cattiva dieta materna.
"La prole rimane predisposta all'obesità indotta dalla cattiva dieta, più tardi nella vita", ha spiegato Zhi nel presentare la ricerca a un convegno della Società australiana di ricerca medica. I risultati avrebbero dunque implicazioni per la salute umana: "Se una madre mantiene una dieta sana, detterà ciò che la prole preferirà più avanti nella vita". L'ipotesi è che il cibo spazzatura possa desensibilizzare il percorso di ricompensa nel cervello. "Quindi se si è consumato troppo, si ha bisogno di consumare ancora di più per mantenere la stessa sensazione di piacere".