di Mauro Caputi
Nuovi o appena ristrutturati, alcuni completati appena in tempo per la manifestazione, gli otto stadi di Euro 2012, equamente distribuiti fra Polonia e Ucraina, sono impianti dal disegno avveniristico e belli da vedere. Fuori e dentro, nella migliore tradizione delle opere architettoniche del settore sportivo. Otto gli stadi, otto le città coinvolte nelle due nazioni ospitanti, con Varsavia che fa da cornice alla partita inaugurale e Kyiv che accoglierà le due finaliste. Noi però vogliamo cominciare il 'giro ideale' degli stadi dai due che ospiteranno le prime gesta dell'Italia. Gli azzurri giocheranno la prima partita, contro la Spagna, a Danzica, nella 'Gdansk Arena'. Con una capienza di 40mila spettatori, lo stadio è la 'casa' del Legia Danzica. E' stato inaugurato nel luglio dello scorso anno e si trova al centro di un triangolo ideale fromato dalla città vecchia, dai cantieri navali e dall'aeroporto. Il colpo d'occhio all'esterno mostra un guscio dalle curve dolci, composto da 18mila 'piastrelle', ricorda una goccia d'ambra, che è stata per lungo tempo estratta lungo le coste Baltiche. Il progetto ambizioso, ha sostituito il vecchio stadio del Legia limitato a 12mila spettatori, realizzato in due anni e mezzo incorpa un circuito per il pattinaggio a rotelle e un albergo.
Più classico, invece, lo 'Stadio Municipale' di Poznan, dove l'Italia giocherà la seconda e la terza partita. Costruito nel 1980, è stato ristrutturato a partire da 2003 e completato nel 2010. La seconda inaugurazione non è avvenuta con un evento sportivo, bensì con un concerto di Sting accompagnato dalla Royal Philarmonic Concert Orchestra. L'impianto, che fa da teatro alle gesta di Lech e Warta, si presenta con una copertura dei posti a sedere a forma di tendone.
Il 'National Stadium' di Varsavia nella prima fase ospita il gruppo A della Polonia. Nuovo di zecca, aperto nel gennaio di quest'anno, sorge sul sito del vecchio 'Stadio del decimo anniversario', demolito nel 1989 e al posto del quale c'era un bazar. L'impianto ospita 50mila spettatori che hanno assistito come primo match all'amichevole Polonia-Portogallo (29 gennaio) terminata 0-0. La particolarità più vistosa è l'imponente copertura di 'fili' d'acciaio intrecciati attorno a una gigantesca spirale sospesa a 30 metri dal suolo.
Anche Wroclaw, nel suo 'Stadio Municipale' ospita il gruppo A. Ufficialmente inaugurato da un concerto di George Michael il 17 settembre 2011, in realtà aveva fatto da cornice la settimana prima all'incontro di boxe per il mondiale dei massimi fra Vitaliy Klitschko e Tomasz Adamek. Capace di 40mila spettatori, l'impianto ha la forma di una lanterna cinese ed è parte di un complesso che include uffici, sale conferenza, centri di fitness e il museo dello Slask Wroclaw, la squadra di casa. Il primo match internazionale che ha ospitato è stato Polonia-Italia dello scorso novembre. Vittoria degli azzurri 2-0 con gol di Balotelli e Pazzini.
In Ucraina cominciamo dallo Stadio Olimpico di Kyiv, la capitale. Costruito nel 1923 come 'Stadio Rosso di Lev Trotsky', ebbe il nome cambiato nel 1936 (Trotski era abbondantemente uscito dalle grazie di Stalin...) in 'Stadio Repubblicano', quindi divenne 'Stadio Centrale'. Il nome di Olimpico venne adottato nel 1980 perché, durante le Olimpiadi di Mosca, ospitò alcune discipline del programma dei Giochi. Dopo la ristrutturazione può accogliere anche 100mila persone, ma l'Uefa ha limitato la capacità a 60mila. E' lo stadio della nazionale, ma la Dynamo Kyiv lo usa per i match delle coppe europee. I lavori hanno previsto la costruzione du un caratteristico tetto trasparente.
Ospiterà la finale e in prima battuta il girone D (Ucraina, Inghilterra, Francia e Svezia), diviso con la 'Donbass Arena' di Donetsk. Quest'ultimo è un impianto ultramoderno, costruito nel 2009 per volere del patron dello Shakhtar, Rinat Akhmetov. Inaugurato da un concerto di Beyoncé, può ospitare 50mila spettatori che d'inverno godono dell'impianto di riscaldamento a infrarossi in grado di aumentare la temperatura all'interno dell'arena. L'esterno è avvolto da una facciata a vetri di 24mila metri quadrati.
A Kharkiv le partite del gruppo B (Olanda, Germania, Portogallo, Danimarca) avranno luogo al 'Metalist', stadio che prende il nome dal club della città. Costruito nel 1926 è stato ristrutturato diverse volte, l'ultima nel 2009. Diversi anche i nomi: 'Traktor' alla fondazione (era 'sponsorizzato' da una fabbrica lì nelle vicinanze); 'Zenit' nel 1940; 'Dzerzhynets' (in onore del primo direttore della polizia segreta bolscevica) nel 1947; 'Avangard' nel 1956. Nel 1976 divenne finalmente 'Metalist'. Dopo gli ultimi lavori accoglie 35mila spettatori ed è incluso nel complesso 'Metalist City'.
Metà delle gare del gruppo B si giocano a Lviv, nella nuova 'Arena' completata lo scorso ottobre dopo due anni e mezzo di lavori. Casa della squadra locale, il Karpaty, ha una capacità di 30mila spettatori e il suo disegno celebra l'architettura tradizionale miscelandola con uno slancio moderno di cui è simbolo principale la squadrata copertura trasparente.