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Acque inquinate? Ci pensa il pesce robot

Rileva sostanze dannose, è veloce e non fa rumore pesce_mare_296

Si chiama Shoal, è lungo un metro e mezzo e somiglia a un tonno. È il pesce robot che monitora l'inquinamento nei porti. L'innovativo sistema di analisi qualitativa marina è stato testato nelle acque del porto marittimo di Gijon, nella Spagna nord-occidentale ed è stato messo a punto da un'equipe internazionale di ricerca.

Shoal ha il guscio di plastica giallo fluorescente e, secondo quanto riporta il New Scientist, rileva la presenza in acqua di piombo, rame e altre sostanze inquinanti grazie a una serie di sensori chimici. Non solo. Riesce a misurare la salinità dell'acqua e le sue analisi sono molto veloci: attraverso un continuo monitoraggio delle acque i robot sono in grado immediatamente di capire quali sono le cause dell'inquinamento come ad esempio una perdita di benzina di una barca o fuoriuscite industriali.

Secondo i ricercatori inoltre la tecnologia Shoal è stata concepita per avere un basso impatto sulla vita marina: i robot sono poco rumorosi e riescono a comunicare tra loro utilizzando onde sonore a bassissima frequenza, che possono penetrare l' acqua più facilmente rispetto alle onde radio.