L'attentato alla scuola


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Brindisi, il volto del killer

Pm: abbiamo le immagini, 'si vede uomo che preme telecomando'



E' stata riaperta la scuola Morvillo Falcone di Brindisi nel giorno del funerale di Melissa e le sue compagne si sono ritrovate nel piazzale dell'attentato dove, sostenute da assistenti sociali e soprattutto dagli insegnanti si sono raccolte commosse in ricordo della studentessa uccisa. Sul suo banco, qualcuno ha gia' messo un mazzo di fiori, un orsacchiotto di peluche e un biglietto con scritto ''Ciao Melissa, rimarrai sempre nei ricordi di chi ti ha amato. Ciao piccolo angelo sorridi dal cielo''.

Un gesto "isolato" ma con una chiarissima "volontà stragista" e non per forza eversiva, un attentato "individuale" che nulla a che fare con la criminalità organizzata locale e ancor meno con l'anarco-insurrezionalismo, ma ancora dal movente oscuro: a 24 ore dalla bomba che ha dilaniato la vita di Melissa e di altre sei studentesse rimaste ferite, gli inquirenti e gli investigatori che indagano sull'attentato all'istituto Morvillo-Falcone di Brindisi stringono il cerchio attorno al killer che ha colpito sabato mattina gettando l'intero Paese nella paura.

La svolta è arrivata dalle immagini registrate da una telecamera nei pressi della scuola. Immagini che "ci siamo andati a prendere", dice il procuratore capo Marco Dinapoli sottolineando che gli investigatori hanno lavorato a testa bassa per raccogliere tutti quegli elementi che vanno raccolti subito altrimenti sarebbero andati perduti.

In quel video, ha spiegato, c'è l'identikit dell'attentatore, anche se è ancora senza nome. Un uomo di 55-50 anni, bianco, probabilmente italiano. Ma in quei frame ci sono anche, parole sue, "immagini terribili" in cui si vede l'uomo azionare il telecomando che innesca l'ordigno e attendere il 'botto'.