Gli Usa laureano Guccini

L'American University di Roma conferisce la 'laurea ad honorem' al cantautore bolognese n

di Roberta Balzotti
(roberta.balzotti@rai.it)

L’America era Atlantide, l’America era il cuore, era il destino” cantava Francesco Guccini in “Amerigo”, nel 1978, ricordando lo zio Enrico emigrato Oltreoceano. L’America “tutto e niente, il bene e il male” di “Canzone per Silvia”, del 1994, dedicata a Silvia Baraldini. L’America che ritorna più volte nella discografia gucciniana, tra mito e contestazione. L’America che gli conferisce una 'laurea ad honorem': lunedì 21 maggio, il cantautore bolognese è all’American University di Roma per ricevere la pergamena durante la cerimonia annuale di consegna delle lauree.

“Guccini è una figura molto importante per la cultura in Italia. Non è solo un songwriter ma anche uno scrittore – dice Andrew Thompson, acting president dell’American University di Roma - Abbiamo voluto dare un riconoscimento alla sua grande capacità di comunicare questioni personali, intime, ma anche della sfera sociale e politica. Abbiamo voluto riconoscere i suoi riferimenti culturali. Nelle sue opere c’è un nesso con l’America, ci sono influenze, per esempio, di Bob Dylan, della Beat generation. Guccini racconta cosa ha rappresentato l’America per lui personalmente, che cosa ha rappresentato per la sua famiglia; racconta il suo prozio emigrato. E poi ha anche insegnato per anni agli studenti di un campus americano a Bologna”.

Quando gli avete comunicato il conferimento della laurea cosa ha detto?
E’ rimasto un po’ sorpreso. In passato, in certi periodi, Guccini ha preso anche posizioni piuttosto forti nei confronti dell’America e della politica americana. Gli ho spiegato che noi volevamo dare un riconoscimento alla sua carriera. Abbiamo apprezzato la sua capacità di attingere a diverse culture, americana, europea, greca, latina, che è in linea con la nostra università. Lui ci è sembrato un modello per quella che è la nostra missione: essere aperti; avere una grande apertura verso genti di altre culture. Anche libertà di pensiero, di espressione. Uno può anche non essere d’accordo con quello che un artista dice, ma è diritto di un artista esprimersi. E Guccini lo ha fatto, lo fa.

Guccini è il primo cantautore italiano che ‘laureate’?
Sì. Due anni fa abbiamo conferito la 'laurea ad honorem' a Piero Angela. In precedenza a Lilli Gruber. Cerchiamo di riconoscere figure di una certa importanza, che rispecchiano quello che noi cerchiamo di fare con i nostri studenti. Persone che hanno dato un grande contributo nella loro società e dimostrano di avere apertura mentale verso altre culture, anche se le criticano. Questo confronto è molto importante per la nostra università: noi cerchiamo di preparare i nostri studenti a vivere in tutto il mondo con diverse culture.