Quattro morti e una cinquantina di feriti. E' questo il bilancio, ad ora, della serie di scosse sismiche che nella notte hanno terrorizzato l'Emilia Romagna. Tre le vittime nel ferrarese: due operai morti nel crollo di una fabbrica a Sant'Agostino e un altro operaio morto a causa del cedimento di un capannone. Una donna di 37 anni è morta a Bologna per un malore molto probabilmente causato dal forte spavento.
Diciassette scosse in tutto dall'1.13 alle 8.32. La prima di magnitudo 4.1 con epicentro nel comune modenese di Finale Emilia, poi una più lieve di magnitudo 2.2. Alle 4.03 la scossa più forte: magnitudo 5.9 secondo l'Ingv, 6.0 secondo l'Usgs, a una profondità di 6,3 chilometri e con epicentro a Finale Emilia. Poi ancora una scossa 3.1 e un'altra più forte alle 5.02 di magnitudo 4.9. Da quel momento la potenza delle scosse ha iniziato a scemare tra magnitudo 3 e magnitudo 2, destando meno preoccupazione nella popolazione della zona. Danni a edifici e chiese nel bolognese, nel ferrarese e nel modenese.
"Dopo la principale scossa della notte di magnitudo 5.9, se ne sono registrate altre 4 di minore entità. Se confermato, questo rappresenta una sequenza sismica che definisce un andamento positivo. Rimane tuttavia una allerta per gli edifici storico-monumentali di culto e gli edifici rurali". Lo ha detto, Demetrio Egidi, direttore dell'agenzia di protezione civile dell'Emilia Romagna. "Sarà prudenziale - ha aggiunto Egidi - non frequentare gli edifici dei comuni interessati, nel modenese, nel ferrarese e in parte nel bolognese, così come le abitazioni rurali. Per altri edifici, come quelli civili senza grandi ripercussioni, l'indicazione è dire ai cittadini che possono considerare sicura la propria abitazione". Egidi ha poi confermato che la protezione civile sta allestendo squadre di verificatori sismici che dovranno indicare tutte le situazioni di criticità.
>>> GUARDA LA FOTOGALLERY