Educare alla legalità


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Giocando si impara

A Milano, dal 30 marzo al 1 aprile, alla Fiera Nazionale del Consumo Critico e degli Stili di Vita Sostenibili si parla di buone pratiche di consumo e produzione f

di M.Vittoria De Matteis
(mv.dematteis@rai.it)

Fra una ‘colazione-bio’ e una ‘merenda-bio’, tanti gli incontri, eventi e giochi di ruolo per le buone pratiche di consumo e produzione proposti alla Fiera Nazionale del Consumo Critico e degli Stili di Vita Sostenibili, che si tiene dal 30 marzo al 1 aprile 2012 a Milano. Con un percorso a tappe, a partecipazione gratuita, dove bisogna iscriversi compilando un modulo inserendo i dati della squadra (minimo 2, massimo 8 persone) e indicando il turno in cui si vuole giocare: ad ogni prova superata, sotto gli occhi di esperti ‘doganieri’, si riceverà un timbro, necessario per completare un documento di identità e diventare a pieno titolo cittadini del Paese dove non tutto è lecito. In palio per tutti, il ‘kit della legalità’, con premi delle associazioni e delle realtà coinvolte. L’intero percorso impegnerà la squadra per un paio d’ore.

L’idea è quella di presentare il tema della legalità non solo attraverso classici incontri o convegni istituzionali, ma tramite esperienze dirette, percorsi e momenti interattivi. Uno spazio che in fiera prende vita, un luogo in cui il visitatore (in squadra) si cala nei panni di un cittadino qualunque e si mette alla prova affrontando diverse situazioni per misurare il proprio livello di conoscenza di leggi e regolamenti. Scelte semplici o complesse che hanno conseguenze diverse e possono portare a comportamenti scorretti oppure giusti, con un impatto sulla società, sull’ambiente e sul futuro. Per ogni ‘gioco-prova’, in cui misurarsi usando la propria intelligenza, preparazione e coscienza etica, la squadra potrà guadagnare un timbro sul proprio passaporto per ottenere il visto e diventare ‘cittadino di Legalopoli’. Gli aspiranti cittadini del futuro intraprendono un percorso a tappe fra gli stand, dove il gioco itinerante è così articolato:
• Spesa etica: entrati nell’emporio, le squadre troveranno uno scaffale su cui verranno esposti prodotti di largo consumo. Pescando da un sacchetto una situazione tipo che richiederà l’acquisto di uno specifico prodotto, i giocatori dovranno scegliere, sulla base della lettura delle etichette e del confronto tra prezzi, quale prodotto comprare.
• Il costo ‘vero’ dei prodotti agricoli (biologici): quiz sulle modalità di costruzione del prezzo, sul significato delle filiere produttive e sulle condizioni di lavoro dei ‘nuovi schiavi’ nelle campagne (anche, purtroppo, in Italia).
• Illegalità nel mondo del lavoro: quiz per introdurre i giocatori alla presenza, alla dimensione e alla gravità dei fenomeni di irregolarità e illegalità nel mondo del lavoro.
• Tutele contro il lavoro irregolare: “Colpisci il lavoro nero, centra la legalità”. Tiro a segno per capire come riconoscere/identificare il lavoro nero, a quali soggetti rivolgersi per assistenza e come denunciare.
• Comitato Addiopizzo: test a finestre multiple su cartelloni, con cui fornire ai visitatori elementi di conoscenza del fenomeno del racket delle estorsioni attraverso un approfondimento della campagna promossa dal comitato legata al territorio, alla sua storia e alla sua cultura.
• Extrema Ratio: percorso di sensibilizzazione attorno al tema del carcere e delle misure alternative alla pena. Si potrà partecipare alla simulazione di una situazione di restrizione della libertà personale attraverso l’esperienza di ingresso in cella: identificazione, fotografia, consegna oggetti personali, permanenza per qualche minuto all’interno di una cella ricostruita fedelmente per dimensioni e arredi.
• I numeri delle ecomafie in Italia: quiz sui dati (e storie) delle ecomafie in Italia, per fornire ai visitatori la dimensione e la gravità del fenomeno delle ecomafie, attraverso i casi delle principali attività illecite in campo ambientale, con particolare attenzione al ciclo dei rifiuti e a quello del cemento.
• Nomi e numeri contro le mafie, il g(i)usto posto. La squadra dovrà collocare una ventina di immagini (luoghi, persone, beni e prodotti) sulla cartina dell’Italia nel ‘giusto posto’, per sensibilizzare i visitatori sui beni confiscati, promuovere la conoscenza del territorio e delle vittime di mafia, la storia e la filiera dei prodotti di Libera Terra.
• Greenpallet: La squadra verrà coinvolta per capire l’importanza di divenire co-produttori e sentirsi parte di una filiera che tutela gli ecosistemi. Sarà reso visibile l’invisibile, in un percorso alla scoperta dei rischi che gravitano attorno al commercio illegale dei pallet, con le conseguenze sociali ed economiche che ciò comporta. Scopo del gioco è liberare Mr Greenpallet, che rappresenta il pallet del futuro: quello sano, sistemico, etico, dai valori negativi di Alvaro il pallet-taro che causa incidenti sul lavoro, contaminazioni alimentari e limita l’occupazione giovanile.
• Street magazine: informazione contro. I componenti della squadra si caleranno nei panni di giornalisti d’inchiesta che dovranno intervistare il pubblico della fiera su personaggio e giornalisti che si sono impegnati nella loro vita per la legalità.
Inoltre, "un gruppo di donne in cassa integrazione s'impegnano in creazioni sartoriali a partire da capi di abbigliamento di seconda mano - spiega Chiara Cuzzola, responsabile del progetto della fiera, organizzata da Terre di Mezzo -. Così una minigonna diventa una pochette e un paio di vecchi pantaloni un abito da sera". Non solo shopping etico ma anche interattività, grazie ai workshop all'interno dei laboratori aperti ai visitatori, come quello per imparare a personalizzare una shopper con il proprio brand utilizzando scampoli di scarti industriali (sabato alle 14, Piazza Critical Fashion). "Reshirt Upcycle" (sabato dalle 14 alle 15, Spazio ArtinFiera) insegnerà invece a ricavare accessori e nuovi indumenti da quelli usati, mentre al Loom Café sarà possibile apprendere l'antica arte della tessitura davanti a una tazza di té e una fetta di torta (venerdì e sabato alle 16 e domenica alle 18). E, con l’approssimarsi delle vacanze estive, stands con tante -*idee per un turismo responsabile verso mete non scontate e, soprattutto, low cost”.