Medicina


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Cure intelligenti contro la leucemia

Parla Giampiero Nitrato Izzo, ematologo al San Gennaro di Napoli ematologo_nitrato_izzo_296

di Maurizio Righetti

Una delle malattie in cui maggiori sono stati progressi negli ultimi anni, in tema di prevenzione e terapia, è la leucemia, soprattutto in alcune sue forme. Ne abbiamo parlato con il dottor Giampiero Nitrato Izzo, del reparto di Ematologia dell’ospedale San Gennaro a Napoli, storica e centralissima struttura che si può considerare una vera e propria eccellenza. Con una consolidata tradizione di avanguardia.

Effetti negativi dell’’inquinamento in Campania
“In questi ultimi anni in Campania ,sicuramente a causa dell'inquinamento ambientale dai rifiuti , anche se non ci sono dati epidemiologici certi – spiega Nitrato Izzo - c'è un notevole aumento di patologie linfoproliferative tra i giovani facilmente individuabile negli ambulatori specialistici della regione. Per questo c’è una doverosa allerta fra i medici di base quando insorgono sintomi collegabili a quelle malattie”. Il fatto che il capoluogo, e in particolare la Asl numero 1, abbia questa qualità, non discrimina gli altri utenti della regione, “perché – sostiene Nitrato Izzo – ci sono strutture adeguate in ogni provincia”. Sarebbe comunque opportuna “l'istituzione di altre strutture dipartimentali con annessi Day Hospital”.

Internet: elemento di supporto, ma ci vuole molta attenzione
Nitrato Izzo parla di un paio di questioni di carattere generale. La prima è l’eccesso di fiducia che gli utenti ripongono nelle indicazioni provenienti da fonti, specie informatiche, non controllate. “Purtroppo internet, se ha dato modo di conoscere le patologie, ha un po’ creato confusione rispetto alla necessità assoluta, in questo come in altri campi della medicina, di un preciso approccio ai percorsi e alle strutture giuste. Per quanto ci riguarda in particolare, ai Centri Ematologici accreditati. Bisogna cercare con attenzione i siti ufficiali delle strutture accreditate. Quello dell’'Ail (l’associazione italiana per la lotta alle leucemie) è utile e costituisce fonte per trovare tutti gli altri”.

La funzione essenziale della biologia molecolare
Ma cosa è cambiato - e migliorato - in tema di contrasto alla patologia? “La cura della leucemia (linfoblastica e non) - dice Nitrato Izzo - ha fatto decisivi passi in avanti negli ultimi decenni con l'impiego di metodologie trapiantologiche e cure ‘intelligenti’. Mentre dieci anni fa un paziente affetto da leucemia acuta aveva purtroppo una prognosi infausta, oggi, con il miglioramento di procedure diagnostiche come il ricorso alla biologia molecolare e citogenetica siamo in grado di avere subito la identità della malattia e disporre delle migliori opzioni terapeutiche da usare. E' chiaro che anche in oncoematologia esistono protocolli universali da applicare comuni a tutti i Centri Ematologici come le successive terapie, ma esiste ovviamente un adeguamento alle condizioni specifiche dell'ammalato”. Che è la frontiera, ormai comune a tutti i campi della medicina, della personalizzazione delle cure.