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Tutto è relativo, anche il Meteo
a cura di Aeronautica Militare
Le leggi della fisica non ammettono
interpretazione, le soluzioni delle
equazioni sono esatte o non sono.
Eppure, a causa della mancanza di cono-
scenza che, nonostante tutto, ancora
scontiamo, nel campo delle previsioni
del tempo quelle soluzioni sono spesso
approssimate. Quindi, il Meteo, a vol-
te, è relativo. E lo è anche nella per-
cezione del freddo o del caldo ad esem-
pio. Una giornata calda per la Scandi-
navia è fresca per il Mediterraneo,
mentre le normali situazioni invernali
del Nord Europa sono per noi giorni di
gelo. 1/5
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Tutto è relativo, anche il Meteo
a cura di Aeronautica Militare
Al di là delle percezioni o interpreta-
zioni, questo è un tema che si è posto
più volte anche l'Organizzazione Meteo-
rologica Mondiale, l'Agenzia ONU che,
appunto, si occupa di meteo e clima.
Come definire ad esempio un'onda di ca-
lore? Fino a qualche anno c'era una
temperatura fissata a 35°C, raggiunta o
superata la quale per tre giorni conse-
cutivi si entrava in un'onda di calore.
La definizione è ora diversa: si parla
di onda di calore quando le temperature
osservate superano di un valore ben de-
finito e per cinque giorni o più le
temperature medie (massima e minima)
dell'area interessata dall'evento. 2/5
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Tutto è relativo, anche il Meteo
a cura di Aeronautica Militare
Per cui un'onda di calore per Londra è
diversa, ovviamente da quella di Roma e
viceversa. Questo perché in termini di
impatto sulla salute, conta il valore
assoluto del caldo eccessivo,ma contano
anche le abitudini, ovvero le condizio-
ni medie in cui la vita si svolge nor-
malmente.
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Tutto è relativo, anche il Meteo
commento a cura di Guido Barlozzetti
Appartiene a Protagora la massima
"L'uomo è la misura di tutte le cose
di quelle che sono per ciò che sono, e
di quelle che non sono per ciò che non
sono". Per il sofista del V secolo a.C.
non c'è una verità assoluta, ma quella
che di volta in volta si definisce in
relazione alla condizione singolare
irriducibile di ciascuno.
Protagora ne derivava anche la conclu-
sione che, non essendoci un fondamento
indiscutibile, anche la conoscenza e la
morale fossero segnate da un inevitabi-
le relativismo.
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commento a cura di Guido Barlozzetti
Ne consegue perciò che decisiva diven-
tano la parola e il modo - e cioè la
retorica - in cui si organizza un di-
scorso perché vinca nel confronto con
gli altri.
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