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INAF: CHI SIAMO
L'Istituto Nazionale di Astrofisica è
l'ente di ricerca italiano dedicato al-
lo studio dell'Universo. INAF promuove,
realizza e coordina le attività di ri-
cerca nei campi dell'astronomia e del-
l'astrofisica, in ambito nazionale ed
internazionale. Proiettato nel futuro e
protagonista nelle collaborazioni in-
ternazionali, INAF progetta e sviluppa
tecnologie innovative e strumentazione
d'avanguardia per lo studio e l'esplo-
razione del cosmo. Ma INAF è anche dif-
fusione della cultura scientifica.
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Gerrei Astrofest,tre giorni di
festival in Sardegna (1)
Da venerdì 20 a domenica 22 settembre,
nel territorio che ospita il Sardinia
Radio Telescope, un festival di astro-
nomia a cura delI'Inaf di Cagliari, con
osservazioni ai telescopi ottici, labo-
ratori per bambini, conferenze di a-
stronomia, presentazioni di libri, e-
sposizioni fotografiche, visite guida-
te, astrotrekking, buon cibo e tanto
altro.
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Gerrei Astrofest,tre giorni di
festival in Sardegna (2)
Il Gerrei è un'area montuosa della Sar-
degna meridionale, un territorio aspro
e affascinante costellato di piccoli
paesi al centro del quale, in località
Pranu Sanguni, nel 2013 è stato inaugu-
rato il Sardinia Radio Telescope (Srt),
il grande radiotelescopio da 64 metri
di diametro gestito dall'Inaf.
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Gerrei Astrofest,tre giorni di
festival in Sardegna (3)
Il Gerrei Astrofest nasce da un'idea
dell'astrofisica dell'Inaf Silvia Casu
proprio con l'intento di affiancare i
momenti di incontro più classici, come
i laboratori tenuti nelle scuole o le
visite al Sardinia Radio Telescope, con
attività in grado di coinvolgere più da
vicino la popolazione.
Sul sito di Gerrei Astrofest 2024 i re-
capiti per prenotare.
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Nuovo, fiammante vulcano
sulla superficie di Io (1)
Arriva dalla sonda Juno della Nasa
l'immagine di un nuovo vulcano indivi-
duato sulla luna di Giove Io, il luogo
geologicamente più attivo del Sistema
solare. Emerso negli ultimi 25 anni, le
sue colate laviche coprono un'area e-
norme di 180 chilometri di diametro.
Vulcani, su Io, ce ne sono tanti. Le
prime immagini ravvicinate di Io cattu-
rate dallo strumento JunoCam a bordo
della missione Juno della Nasa documen-
tano la presenza di un nuovo vulcano in
una regione prima integra.
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Nuovo, fiammante vulcano
sulla superficie di Io (2)
Le immagini, presentate all'Europlanet
Science Congress (Epsc) di Berlino.
L'immagine migliore ottenuta da Juno di
questa struttura è stata scattata il 3
febbraio 2024 da una distanza di 2530
chilometri e con una scala di 1,7 chi-
lometri per pixel. Le immagini sono
state prese sul lato notturno di Io con
l'illuminazione proveniente solo da
Giove, durante uno dei tre sorvoli del-
la sonda fra il 2023 e il 2024, durante
i quali ha acquisito circa venti imma-
gini a colori visibili ravvicinate.
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La rivincita delle stelle M (1)
Un team di ricercatori dell'Inaf, del-
l'Università dell'Insubria e dell'Infn
ha dimostrato che anche le stelle di
tipo M, le più fredde e meno luminose
della nostra galassia, hanno avuto una
luminosità ultravioletta sufficiente a
innescare i processi che portano alla
formazione dei mattoni fondamentali
della vita. Come spiega il primo auto-
re, Riccardo Spinelli dell'Inaf di Pa-
lermo: l'effetto della radiazione ul-
travioletta può essere sia positivo che
negativo per la vita come la conoscia-
mo.
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La rivincita delle stelle M (2)
Abbiamo ricostruito l'evoluzione del-
l'emissione ultravioletta delle stelle
M in esame trovando che in passato era-
no più luminose in banda ultravioletta
e dunque la loro zona abitabile ultra-
violetta era più esterna rispetto a
quella odierna". Ciò suggerisce che le
condizioni per innescare la vita posso-
no essere state molto comuni nella no-
stra galassia, anche se a tempi e per
durate diverse a seconda della tipolo-
gia di stelle. L'intervista completa su
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Buchi neri supermassicci
poco prima della fusione (1)
Quando due galassie si fondono, che
succede ai buchi neri supermassicci al
loro centro? Si fondono anch'essi. Li
hanno osservati Hubble e Chandra, due
buchi neri supermassicci non ancora u-
niti dopo la fusione delle loro galas-
sie di appartenenza. Distanti fra loro
appena 300 anni luce, sono i due nuclei
galattici attivi più vicini mai osser-
vati. Il loro destino sarà quello di
fondersi, ma non prima di cento milioni
di anni.
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Buchi neri supermassicci
poco prima della fusione (2)
L'avvistamento è stato pubblicato la
scorsa settimana su The Astrophysical
Journal. Sistemi binari simili dovevano
essere più comuni nell'universo primor-
diale, quando le fusioni di galassie e-
rano più frequenti. Questo esempio così
vicino, invece, è una rarità.
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Buchi neri supermassicci
poco prima della fusione (3)
Le rilevazioni mostrano anche un terzo
elemento che potrebbe trattarsi di gas
scosso dall'energia di un getto di pla-
sma ad altissima velocità sparato da u-
no dei buchi neri, ma sono solo ipote-
si. I ricercatori dicono che saranno
necessarie osservazioni più dettagliate
per comprendere meglio di che si trat-
ta.
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Majis conferma:
la Terra è abitabile (1)
Durante lo storico flyby del 19 e 20 a-
gosto 2024, la missione Juice dell'A-
genzia Spaziale Europea (Esa) ha punta-
to i suoi strumenti verso il sistema
Terra-Luna, un'occasione unica per rac-
cogliere dati scientifici e calibrare i
sensori a bordo.
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Majis conferma:
la Terra è abitabile (2)
Tra gli strumenti utilizzati, lo spet-
trometro franco-italiano Majis ha dimo-
strato le sue straordinarie capacità,
svelando dettagli senza precedenti sul-
la riflettanza e l'emissione termica
della superficie lunare, acquisendo im-
magini della Terra con una risoluzione
spaziale e spettrale eccezionale, e
confermando che il nostro pianeta è a-
bitabile.
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Majis conferma:
la Terra è abitabile (3)
I dati raccolti dallo spettrometro a
bordo della sonda Esa Juice confermano
le prestazioni previste, fornendo le
prove dell'esistenza degli elementi al-
la base della vita sulla Terra, oltre a
immagini del nostro pianeta con risolu-
zione spaziale e spettrale eccezionale.
La missione Juice giocherà un ruolo
chiave nell'approfondire la conoscenza
delle lune di Giove.
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