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CRONOLOGIA DI UNA SUPERNOVA
Nei primi giorni successivi all'esplo-
sione, la supernova Sn 2014C, a quasi
50 milioni di anni luce da noi, era
stata classificata come "povera di
idrogeno", di tipo Ib. Ma circa 200
giorni dopo il collasso del nucleo ha
subito una sorprendente metamorfosi,
ricostruita ora in dettaglio su
The Astrophysical Journal da un team
guidato da Salvatore Orlando dell'Inaf
di Palermo.
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CRONOLOGIA DI UNA SUPERNOVA
Le proprietà osservate oggi nel resto
di supernova spiegate dal modello fisi-
co, assumono che la stella progenitrice
avesse espulso i suoi strati esterni
ricchi di idrogeno durante un intenso
periodo di perdita di massa, iniziato
circa 5000 anni prima dell'esplosione e
terminato circa 4000 anni dopo. Il mo-
dello ha seguito l'evoluzione del si-
stema dalle fasi precedenti all'esplo-
sione, durante la perdita di massa del-
la stella, fino all'interazione della
supernova con il mezzo circumstellare.
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CRONOLOGIA DI UNA SUPERNOVA
Questo approccio innovativo apre nuove
prospettive per comprendere i processi
che precedono l'esplosione delle super-
nove e offre indizi preziosi sui mecca-
nismi di evoluzione delle stelle mas-
sicce.
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TRIO DI MOSTRI GALATTICI
NELL'UNIVERSO PRIMORDIALE
Nel campione di galassie analizzato dal
programma Fresco di Jwst, tre galassie
si sono distinte per il loro grande
contenuto stellare. Queste galassie
stanno formando stelle con un'efficien-
za quasi doppia rispetto alle galassie
di quell'epoca cosmica e, per via del
loro colore rossastro catturato da Jwst
e della loro massa, sono state chiamate
Mostri Rossi. Tutti i dettagli sono
stati pubblicati su Nature.
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TRIO DI MOSTRI GALATTICI
NELL'UNIVERSO PRIMORDIALE
Finora si riteneva che tutte le galas-
sie si fossero formate gradualmente al-
l'interno di grandi aloni di materia o-
scura, in grado di catturare gas (atomi
e molecole) in strutture legate dalla
gravità. Tuttavia, le nuove scoperte
mettono in discussione questa visione,
rivelando che le galassie massicce nel-
l'universo primordiale potrebbero esse-
re cresciute in modo molto più rapido
ed efficiente.
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TRIO DI MOSTRI GALATTICI
NELL'UNIVERSO PRIMORDIALE
Questi risultati non sono in conflitto
con il modello cosmologico standard,
tuttavia sollevano interrogativi non
trascurabili per le teorie sulla forma-
zione delle galassie, in particolare
per quanto riguarda la questione delle
galassie troppo numerose e troppo mas-
sicce nell'universo primordiale.
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ABBUFFATA COSMICA
PER DUE BUCHI NERI LONTANISSIMI
Rilevato per la prima volta un evento
transiente di distruzione mareale in
cui una coppia di buchi neri supermas-
sicci sta "distruggendo" una nube di
gas. Nome in codice At 2021hdr, il fe-
nomeno si ripete periodicamente. La
coppia di buchi neri si trova nel cen-
tro di una galassia a un miliardo di
anni luce da noi, in direzione della
costellazione del Cigno. I dati proven-
gono dal Neil Gehrels Swift Observatory
della Nasa e dalla Ztf Transient Faci-
lity dell'Osservatorio Palomar.
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ABBUFFATA COSMICA
PER DUE BUCHI NERI LONTANISSIMI
Cosa provoca questo fenomeno? Analiz-
zando i dati, la dinamica è apparsa su-
bito chiara: quando la nube si è scon-
trata con i due buchi neri, la loro
forza di attrazione gravitazionale l'ha
fatta a pezzi,formando filamenti attor-
no alla coppia.La nube si è poi riscal-
data per attrito, il gas è diventato
particolarmente denso e caldo vicino
ai buchi neri, mentre la complessa in-
terazione di forze ha fatto sì che par-
te del gas venisse espulso dal si stema
a ogni rotazione.Allo studio hanno par-
tecipato ricercatori Asi e Inaf.
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OSSERVAZIONI NON STANDARD
PER LE GALASSIE DI WEBB
I dati del telescopio spaziale James
Webb sembrano non confermare le ipotesi
del modello standard di formazione del-
le galassie nell'universo primordiale.
Le osservazioni sono invece in accordo
con la teoria della gravità modificata
Mond, che non prevede l'esistenza della
materia oscura. Tra gli autori dello
studio che riporta il risultato, pub-
blicato oggi su ApJ, c'è anche Federico
Lelli dell'Inaf di Arcetri.
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OSSERVAZIONI NON STANDARD
PER LE GALASSIE DI WEBB
Nello studio, sono state confrontate
le osservazioni di galassie nell'uni-
verso primordiale con le predizioni di
due modelli teorici diversi fra loro:
il modello cosmologico standard Lambda-
Cdm (Lambda Cold Dark Matter), in cui
la formazione delle galassie è agevola-
ta grazie all'introduzione della mate-
ria oscura, e il modello Mond (Modified
Newtonian Dynamics),in cui la formazio-
ne delle galassie è spiegata grazie a
una modifica delle leggi gravitazionali
di Newton ed Einstein, e che non con-
templa la presenza di materia oscura.
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OSSERVAZIONI NON STANDARD
PER LE GALASSIE DI WEBB
Molti di questi studi sono ancora in
corso e necessitano di essere
confermati con ulteriori osservazioni.
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CINQUINA DI GALASSIE PER IL VST
L'Istituto nazionale di astrofisica (I-
naf) ha rilasciato le immagini di cin-
que galassie dell'universo locale, ri-
prese con il telescopio italiano Vst
(Vlt Survey Telescope) gestito da Inaf
in Cile. Le nuove immagini mostrano
queste iconiche galassie nei minimi
dettagli, immortalandone la forma, i
colori e la distribuzione delle stelle
fino a grandi distanze dal centro.
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CINQUINA DI GALASSIE PER IL VST
Due di esse, la galassia irregolare Ngc
3109 e la irregolare nana Sestante A,
si trovano ai confini del cosiddetto
Gruppo Locale, di cui fa parte anche la
nostra galassia, la Via Lattea, e si
trovano a circa 4 milioni di anni luce
da noi. Altre due galassie,la splendida
galassia a spirale nota come Girandola
del Sud (ma anche Ngc 5236 o M 83) e la
irregolare Ngc 5253, si trovano,rispet-
tivamente,a circa 15 e 11 milioni di
anni luce dalla nostra,mentre la quinta
e più lontana,la galassia a spirale Ic
5332,dista 30 milioni di anni luce.
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CINQUINA DI GALASSIE PER IL VST
Le osservazioni sono state realizzate
in seno a un progetto guidato da
Crescenzo Tortora, ricercatore
dell'Inaf a Napoli. Scopri di più su
media.inaf.it.
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INAF: chi siamo
L'Istituto Nazionale di Astrofisica è
l'ente di ricerca italiano dedicato al-
lo studio dell'Universo. INAF promuove,
realizza e coordina le attività di ri-
cerca nei campi dell'astronomia e del-
l'astrofisica, in ambito nazionale e
internazionale. Proiettato nel futuro e
protagonista nelle collaborazioni in-
ternazionali, INAF progetta e sviluppa
tecnologie innovative e strumentazione
d'avanguardia per lo studio e l'esplo-
razione del cosmo. INAF è anche diffu-
sione della cultura scientifica.
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