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RISCHIO SISMICO
L'Italia è uno dei Paesi a maggior ri-
schio sismico del Mediterraneo, per la
sua posizione geografica, nella zona di
convergenza tra la zolla africana e
quella eurasiatica.
Il territorio nazionale è interamente
sismico - e tutti i comuni italiani
possono subire danni da terremoti - ma
le scosse più forti si concentrano in
alcune aree: nell'Italia Nord-Orientale
(Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella
Liguria Occidentale, nell'Appennino
Settentrionale (dalla Garfagnana al
Riminese), lungo tutto l'Appennino Cen-
trale e Meridionale, in Calabria ed in
Sicilia Orientale.
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RISCHIO SISMICO
Non è ancora possibile prevedere con
certezza quando, con quale forza e dove
si verificherà il prossimo terremoto.
E' noto, però, quali siano le zone più
pericolose e cosa sia possibile aspet-
tarsi da una scossa: essere preparati
è, quindi, il modo migliore per preve-
nire e ridurre le conseguenze di un
terremoto.
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RISCHIO SISMICO
Pericolosità, vulnerabilità ed
esposizione
Il rischio sismico - determinato dalla
combinazione di pericolosità,vulnerabi-
lità ed esposizione - è la misura dei
danni attesi in un intervallo di tempo,
in base al tipo di sismicità, di resi-
stenza delle costruzioni e di antro-
pizzazione (natura, qualità e quantità
dei beni esposti).
La pericolosità sismica di un terriro-
rio è data dalla frequenza e dalla for-
za dei terremoti che lo interessano,ov-
vero dalla sua sismicità.
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RISCHIO SISMICO
Pericolosità, vulnerabilità ed
esposizione
Sarà tanto più elevata quanto più pro-
babile sarà il verificarsi di un terre-
moto di elevata magnitudo, a parità di
intervallo di tempo considerato.
La predisposizione di una costruzione a
essere danneggiata si definisce, inve-
ce, vulnerabilità. Quanto più un edifi-
cio è vulnerabile, maggiori saranno le
conseguenze di un terremoto.
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RISCHIO SISMICO
Pericolosità, vulnerabilità ed
esposizione
La maggiore o minore presenza di beni
esposti al rischio, la possibilità cioè
di subire la perdita di vite umane,
danni economici ed al patrimonio cultu-
rale, è definita esposizione.
L'Italia ha una pericolosità sismica
medio-alta (per frequenza e intensità
dei fenomeni), una vulnerabilità molto
elevata (per fragilità del patrimonio
edilizio, infrastrutturale, industria-
le, produttivo e dei servizi) ed un' po
esposizione altissima (per densità
abitativa e presenza di un patrimonio
storico, artistico e monumentale unico)
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RISCHIO SISMICO
Pericolosità, vulnerabilità ed
esposizione
La nostra Penisola è, dunque, ad ele-
vato rischio sismico, in termini di
perdite umane, danni alle costruzioni e
costi diretti e indiretti attesi in
seguito ad un terremoto.
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RISCHIO SISMICO
Fenomeno rischio sismico
I terremoti sono un'espressione e una
conseguenza di questa continua evolu-
zione, che avviene in centinaia di mi-
gliaia e, in alcuni casi, di milioni di
anni.
Il terremoto si manifesta come un rapi-
do e violento scuotimento del terreno e
avviene in modo inaspettato, senza
preavviso.
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RISCHIO SISMICO
Fenomeno rischio sismico
Un terremoto, soprattutto se forte, è
caratterizzato da una sequenza di scos-
se chiamate periodo sismico che, tal-
volta precedono e quasi sempre seguono
la scossa principale.
Le oscillazioni provocate dal passaggio
delle onde sismiche determinano spinte
orizzontali sulle costruzioni e causano
gravi danni o addirittura il crollo, se
gli edifici non sono costruiti con cri-
teri antisismici.
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RISCHIO SISMICO
Fenomeno rischio sismico
Il terremoto genera effetti indotti o
secondari, come frane, maremoti, lique-
fazione dei terreni, incendi, a volte
più dannosi dello scuotimento stesso.
A parità di distanza dalla faglia in
cui si è generato il terremoto (ipocen-
tro), lo scuotimento degli edifici di-
pende dalle condizioni locali del ter-
ritorio, in particolare dal tipo di
terreni in superficie e dalla forma del
paesaggio.
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RISCHIO SISMICO
Fenomeno rischio sismico
Per definire la forza di un terremoto
sono utilizzate due grandezze differen-
ti: la magnitudo e l'intensità macrosi-
smica.
La magnitudo è l'unità di misura che
permette di esprimere l'energia rila-
sciata dal terremoto attraverso un va-
lore numerico della scala Richter.
L'intensità macrosismica è l'unità di
misura degli effetti provocati da un
terremoto, espressa con i gradi della
scala Mercalli.
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RISCHIO SISMICO
Fenomeno rischio sismico
Per calcolare la magnitudo è necessario
registrare il terremoto con un sismo-
grafo, uno strumento che registra le
oscillazioni del terreno durante una
scossa sismica anche a grandissima
distanza dall'ipocentro.
L'intensità macrosismica, invece, viene
attribuita in ciascun luogo in cui si è
risentito il terremoto, dopo averne
osservato gli effetti sull'uomo, sulle
costruzioni e sull'ambiente.
Sono, quindi, grandezze diverse e non
confrontabili.
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RISCHIO SISMICO
In caso di sisma viene immediatamente
attivata una procedura automatica per
la generazione di un rapporto che viene
messo a disposizione della Protezione
Civile entro 10 minuti dall'evento.
Il rapporto contiene dati, mappe ed in-
formazioni relativi a tutti i comuni in
un raggio di 100 km intorno all'epicen-
tro ed in particolare:
descrizione del territorio (aspetti
antropici, caratteristiche degli edi-
fici ed infrastrutture);
pericolosità e vulnerabilità (patri-
trimonio edilizio, scuole, ospedali,
rete stradale e ferroviaria;
esposizione e valutazione preliminare
dei danni e delle perdite.
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